Solo la prima è riuscita a centrare l’obiettivo ma anche le altre due candidate hanno dimostrato grande valore nella competizione politica ormai alle spalle
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
La storia di tre donne, in particolare, ha tenuto banco alle Regionali 2021 di inizio settimana nella Circoscrizione Catanzaro-Crotone-Vibo. Un grande “collegio” che però, ancor meno di altre realtà, ha dato spazio a chi non rientrasse in un certo novero di favoriti per varie ragioni. Nessuna questione relativa al genere, dunque, ma solo una sorta di riserva in favore di candidati “pigliatutto”.
Ai nastri di partenza c’erano, infatti, tanti volti nuovi preparati e attrezzati per ricoprire un ruolo delicato come quello di membro dell'assise regionale. Gente con tutte le carte in regola, leggasi anche il quoziente dei voti, per riuscire a centrare l’ambito obiettivo.
Flora Sculco
Senza contare che una era addirittura una componente uscente dell’assemblea di Palazzo Campanella, per giunta oramai di lungo corso. Il riferimento è alla crotonese Flora Sculco (figlia d’arte del noto padre Enzo, il quale l’ha come ovvio preceduta quale membro della stessa assise), che avendo deciso di passare dal centrosinistra allo schieramento opposto si è ritrovata in un Udc da noi segnalato assai prima del decisivo appuntamento con le urne a forte rischio quorum. Non solo quello minimo del 4%, superato a fatica a livello calabrese ma ugualmente senza successo nell’area centrale con il solo Giuseppe Graziano beneficiato - per così dire - a Cosenza. Ed è proprio in tale ottica che la Sculco aveva accettato di buon grado l’approdo nello Scudocrociato di Baldo Esposito, che poi l’ha peraltro superata, ed avrebbe voluto anche Sergio Costanzo (altro avversario interno mica da ridere in fatto di consensi) appunto per alzare il coefficiente di una lista palesemente deboluccia a parte un paio di big in lizza. Tuttavia, chissà se per lei potrebbero adesso aprirsi le porte della Cittadella nella Giunta Occhiuto. Un modo per ripescarla, verbo usato in senso tecnico, dopo due elezioni consecutive e comunque un buon risultato sul piano numerico pure cinque giorni fa.
Giusy Iemma
A non farcela, nonostante un esito lusinghiero, pure Giusy Iemma la quale però ha fatto faville con i suoi oltre 5mila consensi in un Pd che nella Circoscrizione di cui si parla ha lasciato fuori, fra gli altri, l’uscente Luigi Tassone, il segretario provinciale Gianluca Cuda, l’esponente di spicco del partito Fabio Guerriero e la stimata docente universitaria Aquila Villella oltretutto cognata dell’aspirante governatrice di centrosinistra Amalia Bruni.
Cardiologa di indubbio valore in servizio nell’ospedale Pugliese, la Iemma sorretta con molto impegno e altrettanta resa dal gruppo Celia, ha dimostrato di godere di un apprezzamento degno di nota.
Valeria Fedele
Ma a fronte di due candidate che, sebbene il percorso personale pieno di soddisfazioni, hanno mancato di poco l’obiettivo, ecco l’unica vincitrice Valeria Fedele di Forza Italia. Curiosa situazione, la sua. Che non certo trionfatrice nei seggi dei Tre Colli, malgrado il ruolo da dg della Provincia catanzarese, è stata strapremiata nel vibonese - secondo i soliti rumors - in virtù di una scelta precisa compiuta dai vertici locali di Fi e dal leader Giuseppe Mangialavori su tutti.