VIDEO | Mentre si rafforza l’ipotesi della discesa in campo dell’imprenditore vibonese, il cui nome potrebbe agevolare un accordo tra Cinquestelle e Pd, il re del tonno registra l’entusiasmo che l’idea suscita tra i sui sostenitori
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All’incontro convocato ieri sera a Pizzo dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Pasquale Marino, che ha tracciato un bilancio dei primi due anni di attività amministrativa, c’era anche l’imprenditore Pippo Callipo, l’uomo che molti indicano come possibile candidato governatore del movimento 5 stelle alle prossime elezioni regionali. «Non c’è nulla di nuovo da svelare - dice ai nostri microfoni, lasciando intendere che le sue carte sono già sul tavolo -. Ora bisogna capire come stanno le cose, sentire Roma che dice e cosa dicono i componenti del Movimento. Poi - aggiunge - dirò io la mia».
Callipo non conferma nè smentisce
Pippo Callipo non conferma, né smentisce. Potrebbe essere lui il candidato “civico” dei Cinquestelle. Il candidato in grado di condurre a quell’accordo tra i pentastellati e il Partito democratico, che in Calabria, da Nicola Morra a Laura Ferrara, quasi tutti nel Movimento osteggiano. Almeno a parole. Anche il sottosegretario ai Beni culturali, Anna Laura Orrico, la cui nomina è stata considerata da tutti gli osservatori il segnale inequivocabile che la candidatura di Callipo è ormai ben più di una semplice ipotesi, non si sbilancia più di tanto ma lascia intendere che il re del tonno potrebbe essere l’asso nella manica per arrivare a un nome condiviso: «È l’unica persona con esperienza civica, candidato interessante, ma prima - afferma - bisogna confrontarsi con nel Movimento».
Si attendono segnali da Roma
Segnali da decifrare che sembrano andare nella stessa direzione, sono venuti in settimana anche dall’imprenditore sotto scorta Nino De Masi, da sempre un punto di riferimento dei vertici Cinquestelle in Calabria. Il diretto interessato, accolto nella sua Pizzo con strette di mano e sguardi compiaciuti, non può che dirsi gratificato: «Se la gente parla bene di me sono contento…», dice Callipo. E alla domanda delle cento pistole, cioè se accetterà di candidarsi se dovessero chiederglielo, risponde con intercalare decisamente possibilista: «Vedremo, vedremo…».
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