Non è (o almeno non lo è ancora) la rivendicazione di una candidatura anti Occhiuto ma di certo è l’affermazione della centralità del M5S per le prossime Regionali in Calabria. Lontane ma non troppo, visto che già si avanzano ipotesi e si fanno sottolineature.

Mentre il Pd fa sapere che il candidato “dovrà” essere un esponente dem (il copyright è del consigliere Raffaele Mammoliti a Perfidia, talk politico di LaC), l’europarlamentare Pasquale Tridico ricorda a tutti i possibili alleati del campo largo che senza il Movimento non si va da nessuna parte: «La battaglia per le prossime elezioni regionali in Calabria deve partire dal Movimento Cinque Stelle, che nella regione è stato il primo partito dell’opposizione alle ultime Europee dello scorso giugno. Dobbiamo aggregare le altre forze politiche in coalizione, cercando di convergere attorno a un programma comune. Questo è possibile, però è imprescindibile che il Movimento Cinque Stelle abbia una voce forte nella determinazione della candidatura alla presidenza». Tridico, che è presidente della Commissione per le questioni fiscali e capo della delegazione parlamentare M5S in seno al Parlamento europeo, lo ha detto al giornalista Ugo Floro, nel corso della trasmissione Floro in tanti minuti, in onda su Radio Crt.

E ha legato il proprio ragionamento all’analisi della sconfitta nella competizione elettorale che ha incoronato Roberto Occhiuto: «Alle ultime elezioni regionali – ha ricordato il parlamentare europeo – i progressisti erano divisi, c’era una compagine attorno a De Magistris, che fece un buon risultato. Poi c’era il Pd con il Movimento Cinque Stelle. Le divisioni in questo campo sono dannose, non consentono di raccogliere il voto degli indecisi, non permettono di fermare l’astensionismo. Bisogna presentare una candidatura qualificata, condivisa, unica». Insomma, nessuno pensi di tenere fuori il M5S solo perché considerato respingente rispetto alla possibilità di portare nella coalizione Italia Viva e Azione (che in Consiglio regionale vota con il centrodestra).

Tridico non ha intenzione di candidarsi, perché vuole rispettare «il mandato attuale, che mi hanno assegnato 120mila elettori, non soltanto calabresi». Ma di certo ci sarà, in una compagnia che vede tra gli aspiranti alla carica di governatore anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà: al nostro network (in un’intervista al Reggino e a LaC News24 e poi ancora a Perfidia) il primo cittadino ha ribadito di essere «a disposizione». Formuletta retorica per dire che (anche) lui c’è e dopo 10 anni (anzi, 12) di governo cittadino è pronto a lanciarsi nella contesa. Per ora siamo ai messaggi: di Tridico, di Falcomatà, di Mammoliti. Ma presto toccherà fare sul serio.