Berlusconi è parecchio preoccupato e ora aspetta il parere degli avvocati. La Lega ha posto il suo veto sulla candidatura di Mario Occhiuto, e per l'ex premier è già un cruccio di un certo peso; il secondo - altrettanto rilevante - è rappresentato dai guai giudiziari del sindaco di Cosenza (tra le accuse a suo carico ci sono anche l'associazione a delinquere transnazionale e la bancarotta fraudolenta).
Insomma, il cavaliere deve pensarci bene prima di dare il suo via libera alla candidatura di Occhiuto. In primo luogo, perché significherebbe rompere con i ritrovati alleati del centrodestra; in secondo, perché dovrebbe in qualche modo giustificare la designazione di un amministratore che, pendenze giudiziarie a parte, è alla guida di un Comune che si appresta a dichiarare il dissesto finanziario, come imposto dalla Sezione riunite dalla Corte dei conti.

Le parole di Silvio

«Il primo esame della posizione di Mario Occhiuto fatta dai nostri legali è andata ok. Ora è in corso un altro esame e ne attendiamo l'esito», spiega Berlusconi da Spoleto, dove si trova per una nuova tappa elettorale in vista del voto in Umbria di domenica prossima.
«Stiamo esaminando ancora tutte le vicende processuali un po' lontane nel tempo. Il primo esame dei nostri avvocati - aggiuge ancora il leader di Forza Italia - ha detto che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Questo sul piano dei fatti. Ma siccome sappiamo che c'è molta magistratura politicizzata che potrebbe profittare di questi precedenti per degli attacchi al nostro candidato, a noi e alla coalizione, stiamo riesaminando in profondità la situazione».
Al di là dei richiami alla magistratura politicizzata, vecchio cavallo di battaglia dell'ex presidente del Consiglio, il tenore della dichiarazione sembra molto diverso rispetto a quello di una settimana fa, quando Berlusconi si diceva sicuro di poter convincere la Lega («avrò modo di parlare con Salvini e vedremo. Io credo che anche loro si renderanno conto di qual è la vera situazione»).
Oggi il Cavaliere appare di sicuro più tiepido rispetto alla posizione di Occhiuto. E temporeggia quando gli viene chiesto se sarà ancora il sindaco di Cosenza il candidato di Fi: «Vediamo i risultati di questo riesame».
Improbabile che possa infine accendersi il semaforo verde per Occhiuto.


Berlusconi, sul palco di piazza San Giovanni a Roma, in occasione del raduno del centrodestra di domenica scorsa, ha ribadito la volontà di mantenere l'unità della coalizione, anche a dispetto di tutti quei forzisti che rifiutano di allearsi con le forze sovraniste.  I sondaggi, per ora, danno ragione alla nuova "coalizione degli italiani", con Fi che è tornata a crescere dopo mesi di consensi in picchiata. Difficile, se non impossibile, che Berlusconi voglia compromettere tutto per candidare Occhiuto.