Imminente l'annuncio per il centrodestra in Calabria. Dopo le esternazioni di Salvini sono cresciute in maniera esponenziale le quotazioni del sindaco di Catanzaro. Il coordinamento regionale ha fatto partire l'estremo tentativo pro Occhiuto per convincere Berlusconi
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Trattative in dirittura d’arrivo. Dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini a La Stampa tutte le indicazioni portano dritte al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo come candidato governatore per il centrodestra.
Le parole del Capitano che hanno nuovamente bocciato le aspirazione di Mario Occhiuto sono state praticamente esplicita: «Forza Italia scelga un altro sindaco che ne ha di bravi in Calabria».
Un riferimento che non può che essere al sindaco del capoluogo che da tempo lavora sotto traccia insieme a tutti i dissidenti di Forza Italia e che ha saputo costruire nei mesi un canale di comunicazione privilegiato con il Carroccio.
Le prossime giornate dovrebbero essere decisive per l’annuncio ufficiale del candidato calabrese che potrebbe essere fatto dagli stessi leader nazionali, così come avvenuto per altre Regioni. Magari proprio dall’incontro che il 14 novembre vedrà i big in Emilia Romagna presentare ufficialmente la candidatura di Lucia Borgonzoni che sfiderà l’uscente Stefano Bonaccini alle elezioni del prossimo 26 gennaio.
Non a caso, la pressione del coordinamento regionale guidato da Jole Santelli in questo momento è alla massima potenza per evitare il peggio. Tutte le sponde romane e tutti i mezzi possibili sono stati attivati per fare leva su Silvio Berlusconi con la quale la coordinatrice regionale ha avuto sempre un rapporto privilegiato. L’ostacolo davvero insormontabile, però, continua ad essere rappresentato dal veto della Lega. Il no di Salvini ad Occhiuto sembra irremovibile, né il coordinamento, al momento, è riuscito a fornire un nome di superamento che potesse unire il centrodestra. Rinunciare ad un fratello (Mario) per proporne un altro (Roberto) non pare essere stata iniziativa di successo. Del resto che gli Occhiuto stiano pensando anche ad un exit strategy, a questo punto, è reso evidente dalle trattative mai trascurate con Mara Carfagna che viene data pronta a creare un movimento autonomo con gruppi sia alla Camera che al Senato.
Naturalmente si aspetta l’ufficialità delle scelte. Momento che segnerà lo spartiacque dentro Forza Italia in Calabria. Se davvero la scelta dovesse andare su Sergio Abramo sarebbero imprevedibili le reazioni degli attuali colonnelli che si troverebbero con i dissidenti pronti a riempire liste e posti in giunta, in caso di vittoria alle elezioni.
La partita in gioco, dunque, pare andare ben oltre la scelta di un candidato governatore. Con Mario Occhiuto in campo da oltre un anno nonostante i problemi giudiziari che si sono accumulati e lo scetticismo degli alleati, la questione si è presto trasformata in una lotta serrata tra le varie correnti che sanno perfettamente che non ci sarà posto per tutti nella nuova Forza Italia dopo la scelta del candidato governatore.
Del resto con le attuali percentuali di consenso, anche in Calabria come dimostrato dalle elezioni di Lamezia, inevitabilmente lo spazio a disposizione si andrebbe a ridurre. Ed è per questo che la scelta del candidato azzurro è diventata più una questione di sopravvivenza che una questione squisitamente politica.