Non sarebbe una campagna elettorale degna delle elezioni regionali calabresi quella che non tirasse in ballo il nome di Bernardo Misaggi. L’ormai celebre medico della mamma di Silvio Berlusconi dal 2010 spunta fuori come un fiume carsico ogni volta che c’è da scegliere il candidato governatore del centrodestra calabrese. All’epoca fu per qualche settimana il concorrente di Giuseppe Scopelliti che poi fu il candidato reale che strapazzò Agazio Loiero alle urne.

E il nome di Misaggi comincia ad essere sempre di più sulla bocca di tantissimi esponenti del centrodestra anche in queste settimana. Mentre si complica sempre di più la strada di Mario Occhiuto, gli scontri tra gli alleati di centrodestra sono sempre più frequenti, complice anche l’imminente tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo.


Sia la Lega che Fratelli d’Italia hanno più volte stoppato la fuga in avanti del coordinamento regionale azzurro di Jole Santelli e Roberto Occhiuto, avanzando proprie candidature
. Tra queste quelle di Wanda Ferro, sponsorizzata direttamente da Giorgia Meloni in occasione della sua ultima visita calabrese, ma anche quelli di Pietro Molinaro, ex presidente di Coldiretti, e di Giuseppe Chinè, funzionario Miur dati in quota Lega.


Evidentemente schermaglie iniziali destinate a proseguire almeno fino a quando sarà chiaro l’esito delle elezioni europee e le conseguenze dello stesso sulla tenuta del governo nazionale e del partito azzurro guidato da Berlusconi. Non a caso anche dentro Fi, compresa la difficoltà di chiudere su Occhiuto, si inizia a pensare ad un eventuale piano b che porterebbe al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.


In questo clima di incertezza si inserisce il nome di Bernardo Misaggi
. Il medico che continua ad avere ottimi rapporti con Forza Italia e Berlusconi avrebbe costruito anche un buon feeling con Matteo Salvini, tanto che una sua eventuale candidatura potrebbe diventare sintesi tra i vari partiti del centrodestra al momento molto lontani tra le loro posizioni.


La discussione sul nome del direttore di Ortopedia del “Pini” è aperta più che mai, anche se mai fino ad oggi il suo nome è riuscito poi ad essere quello vincente. Non è riuscito nel 2010 e neanche 5 anni dopo. Ma Misaggi non è riuscito neanche ad essere candidato alle ultime politiche, così come pure era stato ipotizzato. Che si davvero questa la volta buona?

Riccardo Tripepi