Smottamenti in vista all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Falcomatà al Comune di Reggio. Quattro consiglieri comunali, e fra questi il presidente del civico consesso, sono pronti a dare vita ad un intergruppo per dare un segnale sul finire della legislatura.

L’idea è nell’aria da tempo, ma si concretizzerà nelle prossime ore quando ci sarà l’annuncio ufficiale. Il presidente Demetrio Delfino (Mdp), insieme ai consiglieri Filippo Quartuccio (Mpd), Giovanni Minniti (Pd) e Antonio Ruvolo (Psi) hanno rotto gli indugi e daranno vita a un coordinamento per provare a “svegliare” la giunta e dare una scossa in un momento assai difficile per la città.


I quattro non lasceranno i gruppi di appartenenza, né usciranno dalla maggioranza
, ma proveranno a dare un segnale per avviare un’interlocuzione con il primo cittadino, fin qui poco incline all’ascolto delle esigenze e dei punti di vista delle varie forze politiche.


La drammatica situazione dei conti del Comune, la sentenza della Corte Costituzionale sulla rateizzazione del debito e le delibere della Corte dei Conti hanno spazzato via gli ultimi indugi dei quattro consiglieri che chiederanno discontinuità rispetto all’azione posta in essere fin qui. Troppe le incertezze sul bilancio e troppi i rilievi mossi dai magistrati contabili a palazzo San Giorgio per proseguire lungo la strada intrapresa. Né potrà servire a molto la proroga concessa dal Mef che consentirà ai Comuni di approvare i bilanci entro il 30 aprile. Per i consiglieri di maggioranza la situazione è troppo compromessa anche in relazione ad esposizioni debitorie ancora non meglio quantificate come quella con la Regione e quella relativa al contenzioso legale.


Dissesto? Se ce ne fosse bisogno anche. Ma prima di ogni altra cosa l’intergruppo chiederà al sindaco Falcomatà di coinvolgere maggiormente i consiglieri comunali nei procedimenti decisionali
e di assumere scelte maggiormente efficaci di gestione, considerata la situazione in cui versa Reggio, incapace di risollevarsi dopo il malgoverno delle gestioni precedenti, lo scioglimento per infiltrazioni e il successivo commissariamento.


Politicamente, invece, non si tratta di segnali incoraggianti per il primo cittadino in vista delle prossime elezioni
. Già Emiliano Imbalzano ha salutato i banchi della maggioranza per aderire alla Lega di Matteo Salvini. Adesso c’è una presa di distanza, o quantomeno uno smarcamento, di quattro colonne del centrosinistra di palazzo San Giorgio, mentre almeno altri due consiglieri, stando ai rumors di corridoio, sarebbero pronti a saltare la staccionata. Il mese di aprile e l’approvazione del prossimo bilancio, insieme alle decisioni sul dissesto dell’Ente, potrebbero essere determinanti sia per la fine della consiliatura che per la prossima campagna elettorale.


Riccardo Tripepi