Proseguono senza sosta le trattative per uscire dallo stallo al comune di Reggio Calabria dopo la sentenza sul caso “Miramare” che ha visto la sospensione del sindaco, Giuseppe Falcomatà, e di una parte dei suoi amministratori, a causa della legge Severino dopo la condanna del primo cittadino a 1 anno e quattro mesi. È il Pd che continua a dettare la linea dopo lo “sgarbo’ del primo cittadino con la nomina di Paolo Brunetti suo vice al Comune e Carmelo Versace alla Metrocity, avvenuta senza consultare il Partito.

Vertice con Brunetti

È prevista per la giornata di oggi la riunione interpartitica. Prima però una delegazione del Pd andrà a colloquio con Brunetti, sindaco facente funzioni. La delegazione sarà composta dal consigliere regionale Nicola Irto, dal commissario regionale Stefano Graziano e da un consigliere comunale.

Linea ferma: azzerare la giunta

Su un dato non si transige: il Pd chiede l’azzeramento della Giunta Falcomatà. Tutti, nessuno escluso. In particolare tre consiglieri hanno insistito perché si possa procedere. I numeri che ne verrebbero fuori, fatti due calcoli, sarebbero impietosi. Quattro assessori sarebbero nominati dal Partito democratico, tre dai Democratici Progressisti e due alle liste civiche. Naturalmente il Pd conta di avere assessorati di peso che possano incidere sulla politica cittadina e risollevare la città, nonostante tutto.

In tutto questo, scomoda la posizione del primo cittadino sospeso che ha ben poca scelta, se non prendere tempo e agire per limitare al minimo i danni.
Il contesto politico, anche oggi, registra il silenzio assoluto del Centrodestra cittadino, partito con la foga di chi avrebbe voluto fare tabula rasa e invece, a cinque giorni dalla sentenza, ancora non pervenuto.