«Una vittoria leghista e sovranista a Reggio Calabria sarebbe una pessima notizia soprattutto dopo l’argine che gli elettori hanno saputo innalzare, lo scorso 20 settembre, in vaste aree del Paese contro una possibile deriva sovranista-populista». Così in un post su Facebook il leader calabrese del movimento delle Sardine, Jasmine Cristallo.

 

«Tanto più perché nella destra reggina - continua il post - si muovono oscure ed inquietanti forze con tratti eversivi e reazionari, rigurgiti di un passato che non vogliamo assolutamente rivivere. Occorre, dunque, rafforzare le ragioni di quel voto-argine: Reggio Calabria è una grande ed importante Città Metropolitana ed il suo futuro non è nelle mani del pericoloso salvinismo già fra l’altro bocciato alle urne nel Nord leghista e che tenta in malo modo di riabilitarsi in quelle terre per decenni ricoperte di insulti, pregiudizi e odiosi stereotipi e sistematicamente derubate di fondi e investimenti: basti pensare quanto accaduto in passato con il clamoroso caso dei finanziamenti per la Statale 106 dirottati d’imperio verso il Nord per coprire le quote latte degli allevatori del Nord. Senza dimenticare mai l’altra faccia del leghismo, ovvero i presidenti di Regione Zaia e Fontana fra i principali e più esigenti sponsor del progetto di matrice secessionista dell’autonomia differenziata».

 

«Per queste ragioni - conclude Cristallo -, da calabrese, da antifascista, da profonda sostenitrice dei valori costituzionali che sottendono la nostra democrazia avverto l’urgenza di schierarmi non a favore di un candidato quanto a tutela della mia terra, che non merita di essere consegnata a un ceto politico che ha tra le sue fila nostalgici mussoliniani, sostenitori del Ponte sullo Stretto, frange di estrema destra e movimenti eversivi».