Reggio Calabria - “Uno strappo col passato”, questo il titolo del rapporto che Giuseppe Falcomatà ha enunciato alla città di Reggio Calabria in un Palazzo San Giorgio gremito di giornalisti. Un report sui primi novanta giorni del suo mandato, sugli obiettivi, sui progetti futuri. ”Un nuovo metodo di comunicazione – ci tiene a sottolineare il sindaco - un modo per trasformare il Comune in una casa di vetro, per mettere al corrente tutti i cittadini di ciò che si sta facendo”.

 

Affronta tutti gli aspetti, il sindaco Falcomatà, non tralasciando nulla. Da quella che viene definita “operazione trasparenza” alle scuole, dall’Ambiente alla cura del patrimonio artistico, dalle periferie alla cultura, alla raccolta differenziata, al verde pubblico all’interlocuzione con il Governo nazionale.

 

Particolare attenzione Falcomatà la dedica a quella che lui definisce ”attenzione agli ultimi”. Qui ricorda ”il registro per il testamento biologico, la settimana contro il razzismo, il bando per l’asilo nido al Cedir, il progetto Civitas, l’istituzione delle consulte, il piano annuale per i minori, la riapertura dei servizi sociali di Modena, ma anche la riqualificazione degli asili di Archi e Gebbione, la quarta fase del progetto Pippi per i minori a rischio, i mediatori linguistici per l’accesso ai servizi sociali, la predisposizione di un piano distrettuale di interventi”.

 

"Il momento più difficile – ha affermato il Primo cittadino - è quello che deve arrivare. La macchina è ferma da diversi anni. Vanno oliati gli ingranaggi. Positiva però è la risposta della città quando viene informata, Reggio non vuole essere presa in giro".

 

"Non vogliamo trascurare nulla - conclude Giuseppe Falcomatà - ma continuare a lavorare e ad informarvi, partendo dai fatti".