«Come ho avuto modo di affermare durante la presentazione della Giunta è importante completare in tempi brevi la composizione dell'esecutivo. Ho atteso i tempi necessari alla politica per determinarsi e credo sia giunto il momento di essere consequenziali, anche perché la città ha atteso anche troppo».

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Potrebbe essere questo il momento tanto atteso della svolta. Del riavvicinamento e del chiarimento, per superare insieme una impasse preoccupante che era arrivata quasi alle estreme conseguenze. Ora però, dopo le dichiarazioni concilianti filtrate dalla interpartitica di ieri, è il sindaco Giuseppe Falcomatà a tendere la mano alla sua maggioranza e ancor di più al suo partito.

«Il Partito Democratico è sempre stato, ed è tuttora, casa mia – prosegue la breve nota -. Appartenere ad una comunità politica significa condividerne i valori e come in tutte le comunità possono esserci dei momenti di discussione e di confronto, anche acceso, ma in politica è necessario saper fare sintesi».

Dichiarazioni distensive che aprono a scenari futuri meno tragici di quelli che fino a domenica sera aleggiavano su Palazzo San Giorgio. E il sindaco lo fa capire nel passaggio successivo quando conferma che «il dialogo naturalmente non si è mai interrotto, ma ora – aggiunge il primo cittadino - credo sia necessario vedersi al più presto, per raggiungere un punto di incontro sulla politica, nell'esclusivo interesse della città e dei cittadini che ci hanno dato fiducia e meritano di essere amministrati da una squadra solida e rappresentativa».

Dunque ora non resta che aspettare, ma non più di tanto, che le parti si incontrino per capire in che direzione si andrà. «Ed ovviamente – conclude Falcomatà - credo che sia importante ascoltare tutti e quindi vedere, in un momento immediatamente successivo, gli altri partiti della coalizione».