In una intervista al Corriere della Calabria Morrone ha espresso tutti i suoi dubbi sull'iniziativa. Il referendum, in sintesi, rischia solo di far perdere altro tempo in attesa del completamento della Giunta di Oliverio, facendo spendere alla regione circa 5 milioni di euro per lo svolgimento senza ottenere il risultato sperato, dato che sembra difficile ad oggi prevedere la partecipazione della maggioranza dei calabresi. Dall'altro lato il consigliere Tallini chiede alla Santelli di accelerare con l'iniziativa, senza ripensamenti o passi indietro.

"I consiglieri regionali di opposizione non hanno sottoscritto un generico documento di intenti, suscettibile di modifiche o ripensamenti, bensì l'atto formale e ufficiale che innesca la procedura referendaria». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Tallini. «Tale atto è nelle mani del coordinatore regionale di Forza Italia, on. Jole Santelli – prosegue Tallini – che ne farà l'uso più opportuno. Nessuno può vantare primogeniture su questa importante iniziativa politica che ha un solo obiettivo: fare in modo che lo Statuto della Regione sia rispondente alle esigenze dei cittadini e non alle logiche correntizie del Partito democratico. Non c'è nessuna pratica ostruzionistica nella nostra azione. D'altronde, il presidente Oliverio è perfettamente nelle condizioni di nominare la giunta secondo le norme vigenti e se non lo fa non è certo per gli interessi dei calabresi. Sul piano politico, l'indizione del referendum – sostiene ancora Tallini – rappresenta una grande vittoria per il centrodestra calabrese che ha reagito politicamente alla sconfitta alle regionali, ritrovando le ragioni dell'unità interna. Unità che ha consentito, ad appena sei mesi dall'elezione di Oliverio, di ribaltare clamorosamente i rapporti di forza elettorali, restituendo al centrodestra la centralità sempre avuta nel panorama politico calabrese con una vittoria strepitosa alle ultime amministrative. Non saranno i tentennamenti, i ripensamenti e gli ammiccamenti personali a fermare un processo unitario che punta al rafforzamento dell'area dei moderati, da sempre maggioritaria nella nostra regione".