“La Lombardia approva il reddito di autonomia per i più poveri, ma la Calabria prende tempo: perché?”. Lo sostiene, in una nota, il capogruppo de ‘La Sinistra' in Consiglio regionale, Giovanni Nucera. “La Giunta regionale lombarda – aggiunge – ha approvato la sperimentazione per il reddito di autonomia, che di fatto inizia oggi con 50 milioni di euro disponibili fino alla fine dell’anno e altri 200 milioni nel 2016. Si tratta di un insieme di ‘azioni miratè per le fasce di cittadini più deboli. E’ previsto un assegno di autonomia dal primo dicembre per anziani e disabili non autosufficienti e a rischio di esclusione sociale e per famiglie con reddito Isee fino a 10 mila euro. La Regione Lombardia stima di dare a mille famiglie un voucher di 400 euro al mese per 12 mesi”. “Se una Regione ricca come la Lombardia vara questo pacchetto di misure per favorire l’inclusione sociale – dice ancora Nucera – non capiamo perché la Calabria, la regione più povera d’Italia, non voglia e in fretta sperimentare misure simili, come noi chiediamo fin dall’inizio della Legislatura. A chi continua a dirci che il reddito minimo è impossibile in Calabria, rispondiamo che, al contrario, è possibile e anche urgente. Se la Lombardia attiva il Fondo sociale europeo, perché la Calabria non utilizza i fondi per loro natura destinati all’inclusione sociale? In Lombardia si occupano della povertà con provvedimenti mirati alle categorie più in difficoltà. Noi, in Calabria, con il progetto di legge sul reddito minimo, già approvato all’unanimità in terza Commissione, prevediamo un sostegno mirato alle famiglie più povere, che sono circa 25 mila. Perciò cosa si aspetta per procedere?”.