«La procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea contro l'Italia sul tema del reddito di cittadinanza ha delle conseguenze gravi per la tenuta del nostro sistema sociale. La Commissione pretende infatti che il sussidio sia esteso anche agli stranieri di paesi UE appena arrivati in Italia nonché a coloro cui è stato riconosciuto il diritto alla protezione internazionale, ad esempio i migranti che ottengono diritto d'asilo». Vincenzo Sofo, eurodeputato di Fratelli d'Italia, giudica negativamente la notizia di una procedura d'infrazione aperta da Bruxelles nei confronti dell'Italia. 
«Una richiesta - commenta il parlamentare europeo eletto in Calabria - che contrasta con la natura stessa del reddito di cittadinanza, destinato appunto ai cittadini, è che in un contesto di flussi migratori in crescita esponenziale, di progressivo allargamento delle maglie per concedere la protezione internazionale e di libera circolazione interna all'area Schengen può portare a un aumento notevole della platea di beneficiari sovraccaricando ancor più il nostro welfare. Tale procedura d'infrazione - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia - conferma le ragioni del Governo circa la necessità di trovare uno strumento di protezione sociale più adeguato e che non si trasformi in un sussidio da erogare a chiunque decida di mettere le tende in Italia».