Il senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante è intervenuto nell'aula di Palazzo Madama: «Calabria ancora una volta viene dimenticata, sempre di più allontanata dal resto del Paese»
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Il senatore Ernesto Magorno è intervenuto nell'aula del Senato: «La Calabria - ha detto Magorno - ancora una volta viene dimenticata e il Recovery Plan che avrebbe dovuto rappresentare un’importante svolta per questa Regione, di fatto la ignora, allontanandola sempre di più dal resto del Paese. Molti sindaci calabresi, in questi giorni, dalle loro trincee, hanno fatto sentire la propria voce di protesta, evidenziando il rischio reale che, anche in questa occasione, unica e irripetibile, vengano mortificati i diritti e le aspettative dei cittadini».
«Il comitato direttivo dell’Anci - Calabria, all’unanimità – ha aggiunto Magorno - ha ribadito le problematiche, le omissioni, le incongruenze, le disattenzioni del Recovery Plan verso la Calabria e i Calabresi. Con il loro documento, i sindaci vogliono sensibilizzare deputati e senatori di ogni schieramento a prendere una posizione netta e determinata a favore della Calabria per modificare un testo che, se pure migliorato rispetto alla prima stesura, non scalfisce minimamente i ritardi storici che umiliano questa martoriata terra».
«Come senatore e, ancora prima – ha aggiunto - come sindaco di Calabria, io sarò in prima linea a lottare affinché le rivendicazioni dei primi cittadini vengano accolte per intero. In questo momento storico non sono possibili mediazioni di nessun tipo, non sono ammissibili indugi, non sono sopportabili diserzioni, non sono accettabili tentennamenti, non sono tollerabili furbizie, non sono concepibili interessi personali o politici. La Calabria deve essere rappresentata, tutelata e difesa oltre ogni limite. È inutile-ha continuato Magorno- scandalizzarsi di fronte alle affermazioni di Corrado Augias su una Calabria condannata all’emarginazione, se poi alle parole non seguono azioni concrete e mirate a colmare gli atavici deficit di questa Regione».
«Nelle scorse settimane, ho votato contro il decreto Calabria e da senatore della maggioranza che fu; ho quindi votato contro la fiducia al Governo. E sempre per il bene della Calabria, voterò anche contro il Recovery Plan, qualsiasi Governo verrà alla luce nei prossimi giorni, se verrà alla luce, e lo farò per dare un futuro e nuove prospettive di crescita alla mia terra. La Calabria non è una terra perduta, è una terra abbandonata, isolata, dimenticata, utilizzata, una terra che con grande dignità e grande forza chiede di avere le stesse opportunità avute da altri territori. È vero, la Calabria è piena di contraddizioni e criticità ma, da tempo, ha iniziato un cammino per superare insidie e ostacoli, primi fra tutti ’ndrangheta e malaffare».
«La Calabria -ha concluso il senatore di Italia Viva - è una terra di uomini e donne che hanno capacità, competenza, intelligenza e tenacia per operare fattivamente per il riscatto delle proprie comunità. Bisogna, però, mettere a loro disposizione le risorse e gli strumenti necessari. Il Recovery Plan deve fare anche questo e io lavorerò e mi batterò affinché tutto non resti un sogno ma diventi realtà».