VIDEO | L’annuncio dell’esecutivo potrebbe arrivare in serata o domattina. Lega e Fratelli d'Italia premono per avere due postazioni in giunta. Fuori dai giochi l'Udc e forse Coraggio Italia (ASCOLTA L'AUDIO)
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Potrebbe essere questione di ore se non di minuti, ma anche no. D’altronde, come detto già nelle scorse settimane, quello della giunta per Roberto Occhiuto si è rivelato un rebus difficile da risolvere che potrebbe anche avere degli strascichi nell’immediato futuro.
I soliti ben informati raccontano d’altra parte di fibrillazioni dell'ultimo minuto, se non da notte dei lunghi coltelli, per la coalizione di centrodestra, che potrebbe risentire il contraccolpo delle incomprensioni tra alleati. Il nodo irrisolto della vicepresidenza, in tal senso, avrà un effetto a catena sul nascituro esecutivo se le cose dovessero precipitare. E non a caso in queste ore il coordinatore azzurro calabrese è il protagonista di una intensa trattativa con la Lega. Per conto del presidente Occhiuto il senatore Giuseppe Mangialavori è in trasferta a Milano per incontrare il leader della Lega Matteo Salvini.
Servirà la diplomazia delle grandi occasioni per rimettere a posto i cocci di un rapporto che rischia di deteriorarsi, perché quello di cui è in cerca Salvini è un riconoscimento politico in piena regola alla Lega. Da intendersi anche come un vessillo da sbandierare a livello nazionale, dove i rapporti con gli alleati sono tutt’altro che limpidi.
Da parte sua, la Lega sta decidendo il da farsi, avendo messo sul piatto non solo la vicepresidenza della giunta in ossequio al ticket deciso a livello nazionale, ma anche la rivendicazione di un secondo posto nell’esecutivo. Con Nino Spirlì sostanzialmente fuori gioco, in corsa come vice di Occhiuto rimangono i nomi del vice commissario regionale Cataldo Calabretta e dell’ex candidato sindaco di Reggio Calabria Antonino Minicuci. L’accordo che sta cercando il Carroccio, potrebbe sfociare anche nella richiesta della vicepresidenza del Consiglio regionale, che potrebbe andare a Filippo Mancuso che nella scorsa legislatura ha ricoperto il ruolo di segretario-questore di Palazzo Campanella.
Ma i tempi si stanno allungando anche perché sempre secondo voci di corridoio anche Fratelli d'Italia starebbe premendo per avere due postazioni in giunta. Una formula che non rispecchierebbe l'impostazione voluta dal presidente che ha immaginato un esecutivo snello e con un rappresentante per i partiti che hanno contribuito alla sua vittoria.
Il partito di Giorgia Meloni a questo punto starebbe puntando all'en plein con la richiesta della presidenza del Consiglio – i papabili sarebbero Giuseppe Neri o Antonio Montoro, con Fausto Orsomarso già sicuro di un posto al sole. Ma dentro Fratelli d’Italia non è ormai un mistero che anche Wanda Ferro, commissaria regionale del partito, stia premendo per proporre Filippo Pietropaolo che è anche il primo dei non eletti, quale rappresentanza del territorio catanzarese. Ma in tanti sostengono che difficilmente questa ipotesi si potrà verificare.
Ma sulla Presidenza del Consiglio ci sono già le mire di Forza Italia, con la propaggine reggina, capitanata dal deputato Francesco Cannizzaro, che spinge per la conferma nel ruolo di Giovanni Arruzzolo.
Resta ancora da capire se troveranno conferma le voci che vogliono fuori dai giochi della giunta tanto l’Udc quanto Coraggio Italia, di cui si è sempre vociferato di un ingresso nell’esecutivo con una donna esterna.