L’ex ministro dell’Interno andrà a presiedere la fondazione Med-or del gruppo Leonardo. Un ruolo strategico che gli consentirà di mettere a frutto le sue vaste competenze geopolitiche e la sua fitta rete di relazioni con i Paesi del Mediterraneo (ASCOLTA L'AUDIO)
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C’è la fondazione Med-or di Leonardo (Azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza) nel futuro di Marco Minniti(Pd), ex ministro dell’Interno. Colui che fu il delfino di Massimo D’Alema è in procinto di mettere un po' di distanza tra lui e i riflettori della politica romana per svolgere un ruolo che gli permetterà di mettere a frutto le sue competenze in materia di intelligence e di equilibri geopolitici.
La fondazione Med-or
Minniti andrà alla neonata fondazione di Leonardo, dunque. L’obiettivo è creare un ponte attraverso il quale fare circolare idee, programmi e progetti concreti, rendicontabili e coerenti con il ruolo dell'Italia nel mondo globalizzato, sia sotto il profilo del trasferimento di tecnologie tradizionali e innovative sia sotto il profilo dell’alta formazione e del trasferimento capacitivo in sinergia con prestigiose Istituzioni accademiche e della ricerca nazionali e corrispondenti nei Paesi in cui vengono svolte le attività. Nell'organizzazione dovrebbero figurare anche personalità che per il loro standing e i contatti mantenuti a livello internazionale potranno far valere la loro esperienza.
L’intento, insomma, è quello di creare un soggetto nuovo, globale e collaborativo, al fine di unire le competenze e le capacità dell’industria con il mondo accademico e così poter arrivare allo sviluppo del partenariato geo-economico e socio-culturale con i Paesi del Mediterraneo allargato, dell’Africa Sub-sahariana, del Medio Oriente e dell’Estremo oriente. La “cabina” sarà composta da eccellenze del mondo politico-istituzionale, industriale ed accademico. Ma non solo: Med-Ora avrà anche una funzione attiva nello sviluppo di programmi strutturali nei settori dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza, permettendo di consolidare le relazioni con gli stakeholder dei Paesi d’interesse.
La carriera di Marco Minniti
Parlamentare ininterrottamente da vent’anni, Marco Minniti venne eletto, nel corso delle ultime elezioni come ripescato con sistema proporzionale in Campania, dopo aver perso all’uninominale nel collegio di Pesaro. Diversi i ruoli ricoperti a livello di Governo. Da quello di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega ai servizi segreti con Enrico Letta e Matteo Renzi, sino a quello di ministro dell’Interno con il governo Gentiloni. Proprio in tale veste, Minniti ebbe un ruolo non secondario nella gestione dei flussi migratori dalla Libia, concludendo con il premier Al-Sarraj un accordo non visto di buon occhio dalle Nazioni Unite, per le condizioni in cui venivano tenuti i migranti nel paese libico, con torture e atrocità. Ha attraversato tutta la filiera che, partendo dal Pci è approdata al Pds prima, ai Ds poi e, infine, al Pd. Il suo pallino è stato da sempre quello dei servizi segreti, settore nel quale, a ragione, può essere ritenuto uno dei massimi conoscitori.
Ora questo incarico alla fondazione Med-or che lo proietta fuori dai riflettori che illuminano costantemente la scena politica, ma sempre in un ruolo strategico nelle relazioni con l’area più calda del pianeta sotto il profilo delle relazioni geo-politiche e militari.