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“Nella giornata di ieri il consiglio regionale della Calabria ha approvato il nuovo quadro territoriale regionale paesaggistico (QTRP). Dispiace che al dibattito in aula, per uno strumento indispensabile per la pianificazione urbanistica della nostra regione, non abbiano partecipato alcuni componenti della maggioranza e che si sia registrata la totale e ingiustificata assenza della minoranza.
A dichiararlo Orlandino Greco e Franco Sergio, consiglieri del gruppo “Oliverio Presidente”.
“Si tratta di un documento di fondamentale importanza per la Calabria perché alla visione strategica riscontrabile nel Qtrp si lega l’immagine di futuro del territorio calabrese e di rimando anche le politiche di intervento previste dal Por Calabria, dal Patto per il Sud e dagli altri finanziamenti europei. Non a caso se ne discute sin dal 2002 quando, con la legge regionale n.19, venne individuato il Qtrp quale strumento di indirizzo per la pianificazione del territorio.
C’è da dire che, quello approvato ieri, è un documento che risente in maniera sostanziale dei risultati ottenuti sulla pianificazione regionale dai precedenti esecutivi e di una visione di Calabria diversa e distante da una moderna programmazione territoriale. Era infatti il 2007 quando con la giunta Loiero venne adottata la prima versione del piano, poi revocata dalla giunta Scopelliti nel 2010 e riproposta in una nuova versione nel 2013. Questa breve cronistoria è rilevante perché a partire dal 15 giugno 2013, data di entrata in vigore del Qtrp targato Scopelliti, diventarono operative le norme di salvaguardia e venne avviato l’iter delle osservazioni di Comuni e Province. Il consiglio regionale adottò il Qtrp modificato con le osservazioni ritenute plausibili il 17 dicembre 2013. In questo quadro, troviamo utile chiarire che solo per evitare la decadenza di inibizioni e vincoli previsti dalle norme di salvaguardia, evitando quindi di lasciare spazio alla libera edificazione, abbiamo espresso voto favorevole ad un Qtrp dove manca evidentemente la traccia dell’attuale consiglio, che di certo avrebbe voluto fornire indicazioni utili al miglioramento del piano. Allo stesso modo, considerato che il piano approvato ieri è quello ereditato dalla giunta Scopelliti, non si capisce la contrarietà, manifestata con l’uscita dall’aula consiliare, di una minoranza che è diretta espressione di quella coalizione. Quali che siano le posizioni espresse ieri, è evidente che la discussione sul Qtrp inizia adesso e presenteremo subito le nostre osservazioni perché riteniamo che il consiglio regionale debba necessariamente essere coinvolto nella redazione di uno strumento di pianificazione così importante per la Calabria. Ci sono alcune criticità nel Qtrp che vanno subito superate al fine di garantire una rapida attuazione del piano in ossequio alle normative vigenti e nel rispetto dei paesaggi e dell’ambiente. E ci riferiamo, ad esempio, ai piani attuativi previsti per alcune aree che non tengono conto della frammentarietà dei lotti territoriali per cui un lotto minimo(di dimensioni elevate) per i piani attuativi comporterebbe evidenti difficoltà nella realizzazione, mentre sarebbe auspicabile che i Comuni operassero attraverso strumenti attuativi aventi estensione minore a quella prevista; ci riferiamo alla rigenerazione urbana che è giustamente alla base della pianificazione urbanistica, ma non è collegata a strumenti attuativi per i Comuni né ai programmi di riqualificazione previsti dai Por; ci riferiamo ai vincoli inibitori per l’edificazione sulla costa che rischiano di scoraggiare gli investitori privati e di ingessare la capacità di programmazione dei Comuni costieri, mentre andrebbero previste delle deroghe per quegli interventi che, nel rispetto dei vincoli ambientali, idrogeologici e di sicurezza, consentano la riqualificazione e la realizzazione di distretti turistici in grado di attrarre flussi internazionali. In conclusione, alla luce di queste considerazioni, chiediamo al presidente Oliverio e alla giunta di avviare subito le consultazioni con il consiglio, con le amministrazioni locali e con gli ordini professionali, sul quadro territoriale regionale paesaggistico in quanto riteniamo che debba necessariamente essere ispirato dalle idee e dalla visione della maggioranza consiliare che ha ricevuto la fiducia degli elettori calabresi”.