Nel programma di Pasquale Motta ospiti anche il commissionario regionale della Lega Giacomo Saccomanno, l'esponente del centrosinistra Aldo Casalinuovo e il rappresentante di Italia Viva Francesco Viapiana
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Quarta puntata di Pubblica Piazza, il talk de Lac condotto da Pasquale Motta, destinata a far discutere molto. Tema della trasmissione, già di per sé caldo per l’importanza dell’appuntamento elettorale di cui si parla, le prossime Comunali di Catanzaro. Un argomento trattato dagli ospiti in studio.
Il riferimento, nell’occasione, è al già presidente del consiglio regionale Mimmo Tallini (appena dimessosi dalla carica di coordinatore provinciale di Forza Italia), per sua stessa ammissione estimatore del candidato a sindaco Antonello Talerico; all’esponente del centrosinistra a sostegno invece di Nicola Fiorita Aldo Casalinuovo, e al rappresentante di Italia Viva Calabria Francesco Viapiana che appoggia Valerio Donato. Così come lo supporta il partito - la Lega - che ha nelle vesti di commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno, collegato da remoto e chiamato in causa varie volte, anche da Tallini.
Quest’ultimo ha fatto affermazioni e rivelazioni, di cui non c’è finora stato riscontro ufficiale, che saranno di sicuro oggetto di approfondimento. L’ex maggiorente forzista ha infatti chiesto a Saccomanno di confermare una riunione romana in cui – ha riferito – era stato scelto chi avrebbe dovuto essere l’alfiere del centrodestra alle Amministrative del capoluogo. Un incontro a cui avrebbero fra gli altri preso parte i parlamentari di Forza Italia Giuseppe Mangialavori e di Fratelli d’Italia Wanda Ferro.
Il confronto fra big (di cui Saccomanno ha però detto di non essere a conoscenza) si sarebbe concluso - sempre secondo Tallini - con «l’indicazione di Baldo Esposito. Bocciato però da Mangialavori che aveva scelto invece Marco Polimeni in virtù di un patto sulla base di cui lo stesso giovane attuale coordinatore cittadino forzista, nominato proprio da Mangialavori circa una decina di giorni fa, avrebbe anche dovuto essere l’aspirante successore di Sergio Abramo».
Ma c’è di più. Tallini, stigmatizzando quella che dal suo punto di vista è stata una gestione deficitaria e quindi criticabile da parte dei big del centrodestra che ha portato alla convergenza sulla proposta del prof Donato, ha posto un altro interessante quesito. Rispetto a cui la risposta dovrebbe arrivare a breve: «Nelle dichiarazioni del professore, che pure stimo come uomo e professionista, relative all’intenzione di andare nella direzione della discontinuità con la consiliatura ormai al termine ravviso una certa ipocrisia. Soprattutto nella presa di distanza da Abramo e dalla gestione passata».
E subito dopo, ha aggiunto: «Lo dico perché Abramo in realtà sarà insieme a Donato. Mi risulta infatti che sta preparando la lista di Coraggio Italia per la coalizione pro Donato e anzi avrebbe chiesto di non ascoltare più giudizi negativi nei suoi confronti, pena la mancata presentazione della medesima lista».
Frasi nette e pesanti, di cui il noto esponente politico ha ribadito di assumersi la piena responsabilità rincarando la dose: «Donato ha con grande onestà rimarcato di essere un uomo di sinistra e un iscritto al Pd (salvo rendere noto nelle scorse settimane di aver “strappato” la tessera, ndr), ma è incontestabile che avrà in squadra il gruppo di centrodestra attualmente in Comune quasi per intero».
In linea con l’asserita contraddizione messa in risalto da Tallini su Donato, Casalinuovo. Che ha peraltro lodato il Pd Calabria per essersi strutturato con i nuovi organismi di partito: «Dopo anni e anni di commissariamento, intervallati soltanto dalla segreteria Magorno, abbiamo adesso un ottimo coordinatore regionale: Nicola Irto. E pure i responsabili delle segreterie provinciale, Domenico Giampà, e cittadina Fabio Celia. Segno che, sebbene non manchino discussioni e contrasti, si sta lavorando al meglio».
Nel corso della puntata spazio pure a servizi e interviste a Marco Polimeni e Danilo Russo oltreché al presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara (a cura di Motta e delle giornaliste de LaC Rossella Galati e Luana Costa).