Al centro dell'incontro l'esito del voto e le esclusioni eccellenti del sindaco di Tiriolo, Mimmo Greco, e di Andrea Amendola consigliere comunale di Obiettivo comune. Ecco la composizione della nuova assemblea del Palazzo di vetro
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Non tutto è sempre come appare. E la plastica dimostrazione l'hanno fornita ancora una volta le votazioni per eleggere il nuovo presidente della Provincia di Catanzaro che hanno tracciato un quadro ben preciso non solo della compatezza dimostrata nelle urne dal Partito Democratico, al netto delle annunciate prese di distanza, ma sopratutto dei rapporti di forza che animano la maggioranza di governo a Palazzo De Nobili evidentemente attraversata da movimenti tellurici venuti ora allo scoperto.
Fedele alla causa
La lista creata dai due consiglieri regionali democrat Vincenzo Ciconte e Antonio Scalzo, ufficialmente non schierata a favore del candidato del Partito Democratico Ernesto Alecci, si è alla fine dimostrata fedele alla causa. Non è da lì che sarebbe provenuta infatti l'unica astensione registrata negli schieramenti di centrosinistra, pesata come un macigno al momento del voto e che ha precluso la corsa del sindaco di Soverato alla conquista di Palazzo di Vetro. Già al termine dello spoglio la defezione era stata attribuita ad un consigliere comunale eletto nel centrosinistra ma poi transitato al gruppo misto e più volte sul punto di fare il salto della quaglia se non fosse per il niet posto già in campagna elettorale dal sindaco Sergio Abramo che aveva giurato vendetta contro i "traditori", che alle amministrative erano saliti sul carro del presunto vincitore Vincenzo Ciconte, poi sconfitto sonoramente.
Fuoco amico
E se Atene piange, di certo Sparta non ride. Il day after per il centrodestra è al veleno e già oggi è stata convocata una riunione d'urgenza di maggioranza per analizzare oltre l'esito del voto anche la dinamica del fuoco amico che stava per minare l'elezione del sindaco Sergio Abramo, per un soffio nominato nuovo presidente della Provincia di Catanzaro. E', insomma, caccia al traditore il cui "identikit" resta per ora avvolto nel mistero sebbene si rincorrano le voci che a fare lo sgambetto ad Abramo possano essere stati due appartenenti al gruppo di Forza Italia, voci fuori dal coro in numerosi consigli comunali. Ma si discuterà soprattutto dei due esclusi eccellenti della nuova assemblea provinciale: il sindaco di Tiriolo, Mimmo Greco, candidato in quota Aiello e di Andrea Amendola consigliere comunale di Obiettivo Comune, costola di Forza Italia. Secondo la suddivisione dei voti predisposta dal centrodestra i due candidati sarebbero dovuti entrare scientificamente in consiglio provinciale ma le consultazioni hanno restituito un esito ben differente e di questo dovrà rendere conto nel corso della riunione di maggioranza chi procacciandosi un voto in più rispetto agli accordi elettorali ha impedito l'ingresso dei due candidati a Palazzo di Vetro.
Il consiglio provinciale
Sergio Abramo è il nuovo presidente della Provincia di Catanzaro con 46.885 i voti ponderati contro i 46.437 conseguiti dal competitor Ernesto Alecci. Il consiglio provinciale sarà composto da Antonio Montuoro (8.202 voti), Filippo Mancuso (6.344 voti), Luigi Levato (4.115 voti), Arena Baldassarre (3.147) per la lista Centrodestra per la provincia. Sono stati eletti per la lista Destra Civica: Fernando Sinopoli (5.755 voti), Ezio Pratico' (5.121 voti), Giuseppe Pisano (4.596 voti). La Lega è riuscita a piazzare un candidato: Nicola Azzarito Cannella (2.457 voti). Nel centrosinistra è stato eletto nella lista del Partito Democratico solo Davide Zicchinella (4.256 voti). L'Area civica ne ha spuntati invece due: Marziale Battaglia (4.485 voti) e Gregorio Gallello (3.445). I Riformisti moderati sono riusciti a far eleggere Giovanni Costanzo (5.429).
Luana Costa
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