Il consigliere comunale di Rende replica al nostro articolo sulla riapertura delle schede ordinata dai giudici amministrativi
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Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale di Rende Andrea Cuzzocrea:
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Egregio Direttore, intervengo in quanto citato nell’articolo pubblicato dalla redazione della La C news 24 di Cosenza in merito alla decisione dei TAR di riaprire il plico delle schede contestate, in base ad un ricorso proposto dal Consigliere Comunale di Cosenza Marco Ambrogio. Appare inverosimile che il TAR, in considerazione delle motivazioni assolutamente inesistenti che non trovano alcun riscontro nella normativa vigente in materia, abbia accolto il ricorso proposto dall'amico Ambrogio. Difatti, rispetto al presupposto "o per meglio dire convinzione" proposto da Ambrogio, che la volontà dell'elettore fosse stata chiaramente espressa, nel momento in cui lo stesso elettore ha dato la preferenza al candidato scrivendo il nome nella casella corrispondente ad altra lista di candidati, vi è la chiara e limpida sicurezza che la preferenza al candidato risulta nulla e deve essere assegnato solo ed esclusivamente il voto alla lista e non al candidato. Va da se che la normativa vigente ed i vari Vademecun formulati per i rappresentanti di lista, che fanno riferimento alla normativa applicabile, recitano testualmente quanto segue: "Quando un voto è valido e quando no: I voti di preferenza sono considerati nulli quando sono in eccedenza alle prime due preferenze, quando il secondo nominativo è dello stesso genere del primo, "quando si vota per un candidato compreso in una lista diversa a quella contrassegnata" o si esprime il voto con un numero piuttosto che con un nome o infine non sia sufficientemente chiara la distinzione da ogni altro candidato della stessa lista“. Sarebbe stato facile anche per il sottoscritto, qualora la normativa lo avesse consentito e nel rispetto dell'imparzialità politica, proporre un ricorso e recuperare un voto ponderato nel seggio dove hanno votato i rappresentanti dei comuni da 3000 a 5000 abitanti ed annullato, a detta di chi seguiva lo scrutinio, per lo stesso motivo di cui parla Ambrogio. Così facendo, avrei di fatto vanificato il ricorso di Ambrogio, ma dal sottoscritto non è stato proposto, in quanto la normativa è molto chiara e specifica. Credo che la politica debba invertire la tendenza se vuole recuperare il proprio ruolo ed essere credibile e le logiche dei ricorsi e di atti similari vanno assolutamente messe da parte. Solo e esclusivamente ai fini del rispetto dei principi di trasparenza, equità e giustizia, confido nella buona fede ed imparzialità di chi è demandato ad analizzare e decidere, consapevole del fatto che, in generale e senza alcun riferimento al caso specifico, se si vuole essere rappresentanti dei cittadini, sperando nei probabili problemi altrui, probabilmente è meglio dedicarsi ad altro nella vita. Io ho molto rispetto e confido nella giustizia e come tale, l'augurio che esplicito al Consigliere Salvati è quello che possa chiarire al più presto la sua posizione.
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Fin qui la nota di Andrea Cuzzocrea. Di seguito la precisazione di Salvatore Bruno:
Sarà anche inverosimile ma il Tar ha emesso una ordinanza per riesaminare le schede contestate. Il plico sarà riaperto alle ore 16,00 del 17 luglio prossimo al quarto piano del palazzo che ospita la Prefettura in Piazza 11 settembre a Cosenza. Questa la notizia riferita nel nostro articolo. Naturalmente non spetta a noi, né al consigliere comunale di Rende Andrea Cuzzocrea, che avrebbe eventualmente dovuto costituirsi in giudizio per far valere le proprie ragioni, ma ai giudici amministrativi valutare la fondatezza del ricorso di Marco Ambrogio. Ci siamo semplicemente limitati a riportare la cronaca dei fatti e a disegnare i possibili scenari.