Il noeletto presidente della Provincia ringrazia tutte le forze politiche che lo hanno sostenuto e punta il dito contro la Regione, accusata di aver mobilitato i sindaci del territorio
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«L’ultimo pensiero lo rivolgo ancora al centrodestra unito, che ha dimostrato di essere una realtà valida, seria e autorevole per il governo del territorio ed è stato premiato nonostante l’intervento a piedi unito fatto dalla Regione nelle ultime ore di questa campagna elettorale. A Catanzaro, così come a Vibo Valentia, dove siamo tornati al comando dopo 25 anni, lo ha dimostrato con i fatti». Così il neoeletto presidente della Provincia, Sergio Abramo. A tre giorni di distanza dall’elezione che lo ha portato a sedere sullo scranno più alto di Palazzo di Vetro, Abramo invia un messaggio di ringraziamento e di unità anche in vista delle elezioni regionali. «È da Catanzaro e da Vibo che la rincorsa verso le Regionali dell’anno prossimo prende ancora più slancio».
Grande responsabilità
Il primo cittadino di Catanzaro inizia ripercorrendo il lavoro preparatorio al voto del 31 ottobre: «Essere diventato presidente della Provincia è motivo di orgoglio. È una grande responsabilità – chiarisce - ed è un grande onore aver ricevuto la fiducia di un nutrito gruppo di amministratori del territorio provinciale. Il successo nella competizione elettorale è stato possibile grazie al lavoro di squadra che il centrodestra, unito, ha messo in campo ancora una volta. Le tre liste che mi hanno sostenuto, dalle due che ha espresso Forza Italia a quella della Lega, hanno ottenuto un grande risultato, certificato anche dalla composizione del Consiglio provinciale, nel quale rappresentano la maggioranza. A chi ha lavorato a pieno regime per comporre le liste, a chi ne ha fatto parte contribuendo in maniera concreta, a chi è risultato eletto e a chi non ce l’ha fatta, devo rivolgere un grande e sincero ringraziamento a partire, ovviamente, dai referenti Domenico Tallini e Claudio Parente, Piero Aiello e Baldo Esposito, Antonio Chiefalo».
Appello all'unità
Da qui l’appello all’unità delle forze politiche che hanno sostenuto la sua candidatura alla Provincia: «Ci sarà bisogno di tutti, perché questa della Provincia è una grande sfida da affrontare insieme, all’insegna dell’unità, per dare risposte alle problematiche dei territori che riguardano le competenze della Provincia, come scuole, strade e dissesto del territorio. In questo modo si potrà far sì che questo ente sia davvero un intermediario fra i Comuni, e quindi i cittadini, e la Regione. Ritengo che sia l’unico modo per dare concretezza a un ente che, così com’è, rischierebbe di restare svuotato di ogni senso. In questi giorni ho ricevuto diversi messaggi di congratulazioni da parte di esponenti politici e istituzionali, che è impossibile ringraziare uno per uno, ma un pensiero in particolare voglio rivolgerlo anche a tutte quelle associazioni di categoria che mi hanno augurato buon lavoro: ci sarà bisogno pure di loro per una sinergia forte fra istituzioni e parti sociali che possa essere punto di partenza per lo sviluppo di un territorio, quello provinciale, ben governato da vent’anni a questa parte, ma che non può essere lasciato a se stesso nemmeno un giorno. Per questo sarò attento alle istanze e alle esigenze di tutti i Comuni».
l.c.