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“Crede l’ex Presidente della Provincia di Cosenza di essere Re e di poter fare e disfare come meglio gli pare senza tener conto di sentenze di leggi e di provvedimenti di organi dello Stato. Nonostante, dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato, sia intervenuta la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero Affari Regionali- Occhiuto continua ad occupare illegittimamente le stanze della Provincia non consentendomi di esercitare legittimamente le funzioni di consigliere anziano Presidente f.f.”
È quanto dichiarato dal consigliere anziano del Pd, Graziano Di Natale. “Di fronte a tale arroganza bisogna reagire con ogni mezzo che, la legge mette a disposizione, perchè questo è un esempio di come si disattendono le sentenze. Atteggiamenti del genere compromettono la credibilità delle istituzioni e pregiudicano il buon andamento della vita amministrativa dell’Ente.
Le bugie che Occhiuto mette in circolo, per generare confusione, hanno le gambe corte infatti, la doglianza secondo cui quest’ultimo resterebbe in carica, secondo le norme statutarie e la sua rielezione a Sindaco di Cosenza, è stata disattesa dal Consiglio di Stato che non ha tenuto conto dell’appello incidentale dallo stesso presentato. Occhiuto sta dando l’esempio del politico inchiodato alla poltrona ma purtroppo per lui c’è chi, senza nessun tornaconto personale, vuole ristabilire le regole e la legittimità in un Ente che non è casa sua .
Per quanto sopra tenuto conto della nota in data 19 luglio 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sottosegretario di Stato per gli Affari regionali, prot. DAR 0012858, invito il sig. Segretario generale della Provincia di Cosenza a dare immediata esecuzione, senza ulteriore indugio, a quanto richiesto, a seguito della ordinanza del Consiglio di Stato, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sottosegretario di Stato per gli Affari regionali. In difetto, il sig. Prefetto di Cosenza vorrà assumere ogni atto necessario ed opportuno, relazionando anche all’Autorità competente per i procedimenti disciplinari a carico del Segretario eventualmente inadempiente”.