«In data 25/07/2016 il Segretario Generale dell’Ente Ernesto Gagliardi ha diramato una nota, per conoscenza allo scrivente, che mette in discussione, senza averne titolo, i giudicati amministrativi e che, al solo fine di eludere l'applicazione delle sentenze, confondono le idee su una situazione ormai chiara a tutti. Prendo atto di quanto comunicatomi dagli uffici vale a dire che da oggi il Segretario Generale dell’Ente è in malattia!»

 

È quanto dichiarato dal consigliere anziano del Pd Graziano Di Natale. «Occhiuto è decaduto e con lui tutta la sua burocrazia di nominati. Non è un colpo di stato, non è una congiura è la semplice applicazione della legge e delle sentenze. Dispiace constatare che, chi dovrebbe essere garante di equilibrio e rispetto della legittimità degli atti, il Segretario Generale dell'Ente, le tenta tutte al fine di contribuire a far rimanere incollato alla poltrona Occhiuto e i suoi. Lo stesso Segretario che sia al Consiglio Provinciale del 20 maggio 2016 che a quello dello scorso 15 luglio risultava assente, nonostante invitato è diffidato a partecipare ai lavori. La stessa persona che invitava tutti ad aspettare l'esito del giudizio innanzi al Tribunale di Cosenza per avere le idee più chiare. Lo stesso Signore che invitava ad aspettare le decisioni del Consiglio di Stato per dissipare ogni dubbio. Lo stesso funzionario, retribuito, che rilasciava attestato (prodotto al Consiglio Di Stato) datato 10/06/2016 con cui con cui si affermava che Mario Occhiuto era ancora in carica. Lo stesso soggetto che oggi scrive al Ministero Interno, Ministero Affari Regionali, Prefetto contestando leggi, sentenze e l’atto di indirizzo del Ministero Affari Regionali.  Le sue considerazioni secondo cui Occhiuto resterebbe in carica in base allo Statuto dell'Ente sono state vagliate dal Consiglio di Stato e disattese.

Gagliardi e' responsabile più degli altri di questa situazione che vive la Provincia di Cosenza. Un funzionario, pagato con i soldi pubblici, deve essere garante della legittimità amministrativa dell'Ente e non mi pare che il comportamento del Segretario Generale lo sia stato. Ho chiesto al Prefetto di adottare i provvedimenti disciplinari del caso e allo stesso tempo ho immediatamente scritto al Ministero Affari Regionali. Entro venerdì questa situazione deve volgere al termine.


Una Provincia, come quella di Cosenza, - conclude Di Natale - non può essere mortificata da una burocrazia malata e asservita al potere che considera le sentenze pezzi di carta senza alcun valore. Ora basta la misura è colma l'arroganza e la prepotenza non possono prevaricare le regole democratiche su cui si fonda lo Stato Italiano».