VIDEO | La consigliera regionale ha partecipato a Gioia Tauro alla presentazione del libro di Rubens Curia confermando la sua apertura di credito. Tra i relatori anche alcuni sindaci e il sub-commissario Maurizio Bortoletti alla sua prima uscita pubblica
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Su iniziativa dell’associazione dei Comuni della Piana di Gioia Tauro, presentato nella città del porto il libro “Sanità Partecipata” scritto dal portavoce di Comunità Competente, Rubens Curia. L’occasione è servita anche per il debutto di Maurizio Bortoletti, su commissario al Piano di rientro. In sala tanti primi cittadini, sindacalisti e i componenti dei comitati di lotta radicati a Palmi e Siderno.
«C’è una apertura di credito verso il presidente Occhiuto – ha detto amalia Bruni, capogruppo del gruppo Misto alla Regione – rispetto alla sua proposta di un tavolo condiviso che per noi non significa inciucio ma senso di responsabilità».
L’ex candidata del centrosinistra, a margine del convegno, ha confermato di aver «suggerito al presidente dei nomi di esperti che possano affiancarlo, coerentemente con quanto da lui proposto».
Contributi al dibattito sono venuti dal sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, presidente del comitato esecutivo dell’associazione Città degli Ulivi, da Giuseppe Foti, direttore del reparto Malattie infettive del Gom, e dal senatore dei 5stelle Giuseppe Auddino.
Bortoletti ha confermato la «volontà di una compartecipazione per mettere in salvo la sanità calabrese», e disponibili al dialogo si sono detti anche i sindaci che nei giorni scorsi – primi in Calabria – avevano incontrato Occhiuto a Catanzaro. «Ci ha detto – ha dichiarato il primo cittadino gioiese Aldo Alessio – che appena appronterà la sua proposta vorrà discuterla con gli amministratori, intanto noi diciamo che bisogna immediatamente riaprire i servizi che si possono riaprire e procedere con i concorsi per le assunzioni del personale».
Dello stesso tenore l’intervento di Curia, che oltre a rilanciare la proposta di riforma – creare delle aziende ospedaliere provinciali e delle aziende sanitarie territoriali – ha ribadito le cose che si possono fare immediatamente. «Ci sono oltre 1 miliardo di euro per l’edilizia sanitaria – ha detto – che si aggiungono A 86 milioni che si possono sbloccare e spendere subito».