Alla presenza del segretario nazionale, Sinistra italiana ha chiamato a raccolta politici, sindacati e associazioni per discutere insieme del futuro della regione. Presenti il consigliere Lo Schiavo che non nega il suo feeling con il partito e il senatore dem Irto che attacca l'«annuncite inutile» del governatore
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Proprio nel giorno in cui il Sole24Ore classifica al quarto posto Roberto Occhiuto fra i governatori più amati d’Italia, l’opposizione prova a fare quadrato. Al Grand Hotel Lamezia Terme, Sinistra Italiana ha chiamato a raccolta sindacati, partiti e associazioni per discutere insieme il futuro della Calabria. È il tentativo di realizzare il famoso campo largo che alle ultime regionali in Calabria non è decollato «perché i percorsi vanno costruiti dal basso, discutendo insieme - dice la deputata e neo coordinatrice del M5s, Anna Laura Orrico - e non raffazzonati nelle ultime settimane».
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Della stessa idea è il consigliere regionale Antonino Lo Schiavo che da tempo sta operando nel Consiglio regionale per portare ad unità l’azione delle opposizioni e che il campo largo aveva lanciato qualche mese fa dalla sua Vibo. In Calabria però c’è un rischio politico ovvero quello dello sbilanciamento a sinistra della coalizione, visto che Azione si sta caratterizzando per essere filogovernativa. «È una delle contraddizioni politiche della nostra regione - dice Lo Schiavo - anche se il percorso è ancora lungo e il quadro politico in Italia è molto fluido. Vedremo». Intanto il consigliere non smentisce il suo feeling con Sinistra Italiana-Verdi. «Il dialogo c’è sempre stato - dice -, sono liste che facevano parte della coalizione con la quale sono stato eletto, ma non ho tessere di partito». Anche questa è una cosa che si vedrà con il tempo.
Intanto Nicola Irto attacca a testa bassa quella che definisce l’”annuncite inutile” di Occhiuto che «non riesce a portarne a casa una. Il tavolo Adduce gli scrive che sta sbagliando tutto e addirittura paventa di rimuoverlo e lui se la prende con i tecnici del Ministero, il mare è sporco e se la prende con i sindaci. Allora è giusta l'iniziativa di Sinistra italiana di mettere tutti intorno a un tavolo, al di là delle formule politiche, per parlare del futuro e del presente della Calabria». Irto poi rivendica la presenza del centrosinistra sui territori che negli ultimi due anni ha vinto tutte le amministrative. Come a dire che la coalizione c’è ed è pronta alla sfida. Non a caso ieri hanno partecipato al convegno anche i sindaci di Catanzaro, Nicola Fiorita, e Villa San Giovanni, Giusi Caminiti.
Il dibattito è stato introdotto da Fernando Pignataro e Angelo Broccolo che hanno sottolineato come Occhiuto abbia in questo momento “pieni poteri” che non ha avuto nessuno, anzi li ha avuti Scopelliti e «tutti sappiamo che fine hanno fatto il modello Reggio e quello della Regione».
«Un giudizio negativo sul governo Occhiuto, un giudizio pessimo sul governo nazionale. C’è la necessità di mettere in campo proposte che diano risposte alle persone in carne e ossa, i temi come sanità, ambiente, lavoro sono i temi con cui fanno i conti le persone normali tutti i giorni e rispetto ai quali dal governo nazionale non solo non arrivano risposte ma arrivano indicazioni che peggiorano le condizioni di vita materiale della maggioranza degli italiani», ha detto invece Nicola Fratojanni, segretario nazionale di Sinistra italiana che ha invitato ad un dialogo sempre maggiore fra le forze progressiste. A chi gli fa notare che il campo largo in Molise non è che abbia funzionato così bene lui replica che il problema è «stato semplicemente che il centrodestra ha preso più voti. Evidentemente c’è bisogno di creare una proposta credibile che riesca a convincere la gente. Per questo c’è bisogno di lavorare e partire per tempo». Proprio quello che ha provato a fare Sinistra Italiana a Lamezia Terme.