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Tregua nei partiti anche in vista dell’imminente visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che venerdì sarà a Catanzaro per inaugurare la cittadella di Germaneto, nuova sede della Regione. Ci sarà dunque ancora qualche giorno di tempo per la discussione che sta impegnando sia il centrodestra che il centrosinistra in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a Cosenza e Crotone.
A beneficiare della pausa sarà soprattutto il segretario regionale dei democrat Ernesto Magorno che ancora non ha sciolto le riserve in ordine allo svolgimento delle primarie per la scelta dei candidati. Come si ricorderà in occasione dell’ultima riunione dell’assemblea regionale del Pd, il partito aveva stabilito di procedere alle primarie solo se non si fosse trovata una soluzione unitaria. Ipotesi che ha trovato conferma anche durante la direzione nazionale del 22 gennaio dove però si è confermato il 7 marzo come data per l’election day riservato alle primarie su tutto il territorio nazionale.
A Cosenza c’è già un candidato. Enzo Paolini, infatti, ha ufficialmente confermato la sua intenzione di correre alla primarie, con il benestare dell’ex assessore regionale Carlo Guccione, regista dell’operazione. In campo c’è anche Lucio Presta, manager delle dive e uomo assai vicino al premier Renzi, che nelle ultime settimane pare avere incassato il sostegno degli uomini più vicini ad Oliverio e quindi del gruppo che fa capo anche a Nicola Adamo, Enza Bruno Bossio e Luigi Guglielmelli. Non solo. Sul suo nome è assai probabile una convergenza del gruppo di Ncd che si riconosce nei fratelli Gentile. E’ impossibile che gli uomini di Alfano possano correre con il centrodestra per due ordini di motivi. Il primo è legato alla ormai risalente rottura sia con i fratelli Occhiuto che con la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli. Il secondo è direttamente da riportate al sempre maggiore legame che i senatori calabresi di Ncd hanno instaurato con il premier Matteo Renzi e che ha già portato Nico D’Ascola alla presidenza della Commissione Giustizia di palazzo Madama e che, con tutta probabilità, porterà Tonino Gentile nel governo nazionale con la carica di sottosegretario o con quella di vice ministro allo Sviluppo Economico, così come rimbalzato da Roma negli ultimi giorni.
Il problema per Magorno è quello di riuscire a portare a sintesi le eventuali posizioni in campo e far convergere tutti su Presta. Una strada assai stretta nonostante i propositi di allargare la coalizioni manifestati dal segretario regionale che si scontra con le volontà di Carlo Guccione e dei suoi che mantengono una posizione assai critica nei confronti dell’attuale gestione del partito. Una sintesi che non è stata neanche sfiorata all’interno della super commissione che pure il segretario ha incardinato a Cosenza dopo la rinuncia di Ferdinando Aiello a ricoprire l’incarico di commissario dei circoli cittadini. Senza un accordo che dovrà riguardare anche il futuro della gestione del partito e dello stesso governo regionale sarà arduo evitare le primarie.
A Crotone la situazione è ancora più scivolosa. Le primarie le vorrebbe il segretario provinciale Pantisano che è anche pronto a candidarsi. Il problema è legato però alle posizioni di Flora Sculco (e di suo padre Enzo) che veleggiano lontani da Oliverio e dal Pd e sembrano pronti a correre in solitudine con una lista civica.
Riccardo Tripepi