“Sono fortemente motivato perché la mia candidatura è riuscita a realizzare qualcosa che fino a qualche tempo sembrava impossibile. È riuscita, cioè, a ricomporre ad unità tutte le anime del Partito democratico, a tenere insieme tutte le sensibilità in un unico grande progetto di governo della città. È un'investitura che faccio mia e che conferma la bontà di quanto sin dall'inizio ho sostenuto: la mia candidatura non ha etichette e non appartiene a correnti o aree del partito come qualcuno strumentalmente sostiene”. Lo ha detto Antonio Lo Schiavo, giovane notaio vibonese, candidato a sindaco del PD alle primarie del centrosinistra del 22 febbraio, nel corso della conferenza stampa di presentazione della sua candidatura nella sede cittadina del partito.

“Il mio impegno - ha aggiunto Lo Schiavo - ha un significato preciso: essere la sintesi di un percorso di cambiamento non più rimandabile, che ribalti i costumi politici e amministrativi e il modo stesso di pensare la città. Cambiamento che non può essere banalizzato in termini anagrafici come qualcuno vorrebbe, ma che dia la speranza di chiudere una pagina triste della città di Vibo e far partire una nuova stagione, rendendo protagoniste nuove energie e innalzando la qualità della vita. È per questo che siamo chiamati a fare un grande lavoro di rinnovamento introducendo il coraggio di fare scelte precise. A cominciare dalla formazione delle liste”.

Sulle primarie Lo Schiavo ha aggiunto: “bisogna dare atto al Pd e al centrosinistra che le primarie rappresentano uno strumento importante che ci dice che il candidato non s'impone ma si sceglie. Al riguardo, sento dire che massimi esponenti del governo regionale sosterrebbero un preciso candidato alle primarie. Candidato che sarebbe stato investito direttamente dal presidente della giunta regionale. Ma, sappiamo bene, che il presidente della Regione non è un tifoso che si occupa delle primarie del centrosinistra vibonese: è impegnato in tutt'altre faccende. Dopo il 22 febbraio, il presidente e tutto il governo regionale lavoreranno con il Pd per vincere nella città di Vibo. Con lui, piuttosto, andrà aperto un tavolo politico per portare all'attenzione del governo regionale le emergenze della città, rimasta, nei 5 anni del centrodestra, tagliata fuori dall'attenzione delle politiche regionali. Con lui intendo parlare dei problemi e chiedere un aiuto concreto sulle tante emergenze”.

 

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