Ennesimo colpo di scena lungo la strada che dovrebbe portare all’approvazione della legge sulla doppia preferenza di genere. La proposta, targata Flora Sculco, dopo una serie di rimpalli e di rinvii è stata finalmente calendarizzata per la seduta del Consiglio regionale del prossimo 11 marzo.

E proprio mentre nella maggioranza esplode lo scontro tra Domenico Bevacqua e il presidente Nicola Irto e si adopera il pallottoliere per capire se ci sono i numeri o meno per arrivare all’approvazione, in Consiglio regionale viene depositata una nuova proposta di legge che si occupa dello stesso argomento.

 

Proprio in data 8 marzo, festa della donna, i consiglieri Vincenzo Pasqua e Antonio Scalzo, due ex della maggioranza di centrosinistra, hanno depositato una normativa che mira ad introdurre la preferenza di genere, ma in modo conforme alla normativa europea, almeno secondo i proponenti.

Confermato il 50% dei posti in lista per genere, la normativa introduce la possibilità di esprimere fino a tre preferenze, almeno una delle quali deve essere di genere diverso dalle altre. In buona sostanza due possono essere dello stesso genere (anche due donne) e l’altra deve essere diversa.

 

La proposta di legge, infine, include anche un’ulteriore modifica alla legge elettorale introducendo il cosiddetto voto disgiunto e cioè la possibilità di votare un candidato governatore ma anche un consigliere dello schieramento opposto.

Si tratta, insomma, di una legge destinata a fare parecchio rumore e che potrebbe essere cavalcata dagli oppositori del governatore Mario Oliverio per imballare la discussione in Consiglio e avvelenare altre fonti al governo del centrosinistra. La legge dovrebbe passare al vaglio della Commissione competente, ma potrebbe essere motivo di arrivare all’ennesimo rinvio durante la prossima seduta di Consiglio regionale.

E che ci sia un’ampia parte del centrosinistra che pensi ad un rinvio come la soluzione migliore, lo dimostrano anche le dichiarazioni di Mimmetto Battaglia. Il consigliere, renziano doc e sostenitore della mozione Martina, non è certo annoverato tra i principali sostenitori della gestione Oliverio.

 

«La proposta di legge di Flora Sculco – dice prudentemente Battaglia – è stata approvata all’unanimità in Commissione e quindi non vedo nessuna spaccatura dentro il centrosinistra. Magari c’è l’esigenza di costruire questo passaggio nell’ambito delle modifiche generali della legge elettorale, anche per evitare di fare qualcosa di incostituzionale».

Che poi va a coincidere con l’idea di Pasqua e Scalzo che hanno presentato una proposta complessiva di rivisitazione della legge elettorale in cui inserire la preferenza di genere.

Pare, insomma, che non ci sarà da annoiarsi in Consiglio alla prossima seduta anche se per i bookmakers le possibilità che si arrivi davvero all’approvazione della legge sulla doppia preferenze di genere già lunedì si sono ridotto praticamente al lumicino.

Riccardo Tripepi

 

LEGGI ANCHE: