*Tonia Stumpo
Quando in politica l'atto è il rinvio, la ragione si commenta da sola ed il giudizio diventa superfluo.
Così ieri la capigruppo rinvia, per l'ennesima volta, la discussione in aula della legge sulla doppia preferenza di genere e lega alle sorti di questa legge le sorti della legge elettorale. Si ripropone una commissione di lavoro esclusivamente maschile e priva di competenze. Ora fermo restando le considerazioni fatte, sul fallimento del consiglio regionale della Calabria, mi sembra interessante la proposta che circola in queste ore tra le donne sindache ed amministratrici locali. Secondo queste ultime i consiglieri regionali dovrebbero, nel procedere alla modifica della legge elettorale regionale, modificare anche il sistema elettorale, ed adottare una legge uguale a quella con la quale si vota per il parlamento, ossia prevedere il 50% per ciascuno genere in lista ed alternare un uomo ed una donna nella formazione delle medesime liste. Apprezzo l'idea poiché tutto ciò consentirebbe una maggiore partecipazione dal basso nella formazione di liste, magari civiche, che vedrebbe un coinvolgimento maggiore di donne che non fanno vita di partito. Una riforma si fatta renderebbe credibile la riforma elettorale regionale, ed rispettosa della legge 20/2016. Per rendere concreto e più forte questa proposta sarebbe auspicabile un incontro tra tutte le donne, che sono certa si farà a breve, per rafforzare la consapevolezza della partecipazione femminile nelle istituzioni.

 

*Consigliera parità regionale