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"Oggi, il Comitato Cambiamo Vibo rappresenta un luogo politico ideale che si autodetermina ed insieme un laboratorio politico e democratico da cui si stanno concretizzando proposte, idee e programmi reali e realizzabili, per il netto cambiamento di questa città. Pur consapevoli della difficoltà di un posizionamento in contrapposizione tanto al centrodestra quanto alternativo al PD, abbiamo fatto una scelta politica ben chiara: portare avanti una battaglia politica in coerenza con le proposte programmatiche che da sempre ci hanno caratterizzato e che da sempre sono state le parole d'ordine dei comunisti vibonesi, a partire dalla difesa dei beni comuni, dei diritti, del lavoro contro il precariato e la disoccupazione, per l'inclusione sociale e una nuova etica pubblica. In questo quadro, non abbiamo avuto alcuna difficoltà nel riconoscerci, insieme alle altre forze sociali ed associative che compongono il comitato Cambiamo Vibo, in un programma comune chiaro, preciso, che ci permetterà di proseguire, in nome di una reale discontinuità e per il cambiamento reale della nostra città. Beni comuni, pubblicizzazione dei servizi, stop a cementificazione e consumo di territorio, diritto alla casa e al lavoro e tutela delle fasce più deboli, spazi gratuiti per le associazioni, lotta alle mafie, iniziative per favorire lo scambio interculturale, valorizzazione della scuola, difesa del lavoro e del welfare, antirazzismo ed antifascismo, diritti civili come valori fondanti: questi sono i temi principali di un programma comune, l'unico finora realmente costruito quale proposta per la città, che accomuna quanti all'interno del laboratorio Cambiamo Vibo hanno trovato piena definizione, senza esitazione alcuna. Il programma ed i contenuti sono ciò da cui partire, è ciò è stato possibile solo in questo luogo politico ideale che è, appunto, un progetto politico di costruzione dal basso e non un mero accordo elettorale. Siamo dunque di fronte ad un prezioso patrimonio che non possiamo e non vogliamo disperdere. Abbiamo dimostrato, così, che anche a Vibo Valentia è possibile superare la frammentazione delle tante iniziative puntiformi, per avviare la costruzione di una presenza politica significativa, unendo forze politiche comuniste, grandi e piccole associazioni, rappresentanze, in una lista civica, senza abiure o vuoti "nuovismi", per restituire alla città non l'immagine di un progetto politico e autoreferenziale, ma socialmente e politicamente utile".