Tra il primo cittadino e il consigliere comunale da tempo è in atto una guerra combattuta a suon di dichiarazioni pubbliche. I rapporti si erano incrinati con le dichiarazioni del consigliere sullo storico Jova Beach Party
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Da oggi non sono più assessore. Ho lavorato con tantissime persone che ringrazio per la collaborazione e l'arricchimento umano e professionale. Il mio ruolo era già diverso da tempo, oggi ho una missione... diversa. Oggi si chiude una porta e si apre il futuro». Commenta così, Antonino De Lorenzo, la revoca delle deleghe assessorili al Turismo, allo Spettacolo e alle Attività Produttive imposta dal primo cittadino di Praia a Mare, Antonio Praticò. Tra l'ormai ex assessore, che già da giorni ha abbandonato la maggioranza, e il primo cittadino c'era una guerra in atto da tempo, cominciata, senza esclusione di colpi, il giorno dopo lo storico Jova Beach Party nella città dell'isola Dino. De Lorenzo aveva pubblicamente accusato il sindaco di aver ostacolato l'evento fino all'ultimo, salvo poi, a successo incassato, prendersi ogni merito escludendo dai ringraziamenti proprio il principale organizzatore e promotore della tappa del concerto praiese quale era stato per mesi il giovane commercialista praiese.
La stoccata al sindaco Praticò
Benché De Lorenzo mostri una certa freddezza mostrando su facebook l'atto di revoca delle deleghe, conclude il post con una vera e propria stoccata: «Primo atto al mondo firmato in un ospedale, tanta era l'urgenza!!!». Secondo De Lorenzo, il primo cittadino praiese avrebbe firmato il documento dalla corsia d'ospedale nella quale si troverebbe ricoverato da giorni. Di certo c'è che nella notte del 24 ottobre scorso Praticò era stato trasportato all'ospedale Annunziata di Cosenza, a seguito di un grave malore. Poi, il miglioramento delle sue condizioni aveva consentito il trasferimento in un altro ospedale per seguire le cure sotto stretto controllo medico.
Jovanotti chiamato in "causa" per fare un dispetto a De Lorenzo
Nel continuo braccio di ferro tra De Lorenzo e Praticò, che a dire il vero andava avanti da molto tempo prima della disfatta pubblica, era spuntata una decina di giorni fa anche la richiesta di risarcimento danni alla società che gestisce i concerti del dj divenuto famoso già alla fine degli anni '80. Secondo il primo cittadino e la sua giunta, che ha avallato la decisione, durante l'evento si sarebbero registrati danni all'asfalto di un parcheggio in prossimità dell'arenile sul quale si è svolto l'evento del 7 agosto. A seguito di ciò, la popolazione praiese e l'intero comprensorio dell'alto Tirreno cosentino hanno manifestato forte dissenso sui social e in molti hanno accusato Praticò di aver voluto solo fare un dispetto al "ribelle" De Lorenzo, legato da un forte legame professionale con alcuni componenti dello staff del Jova Beach Party. E benché il sindaco provi a sottolineare nel documento che la decisione ha una «connotazione prettamente politica», tempi e modalità continuano a insinuare forti sospetti che la revoca sia dipesa dal logoramento dei rapporti personali.