«In vista delle prossime scadenze previste per la certificazione della spesa dei fondi strutturali, permangono molti dubbi sullo stato attuativo del Por Calabria 2014-2020». È quanto scrive l’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, in una interrogazione indirizzata alla Commissione europea.

«La Calabria dovrà essere in grado di certificare spese pari a 841 mln di euro di cui, 695 mln di euro a valere sugli Assi cofinanziati dal Fesr e 146 mln di euro circa a valere sugli Assi cofinanziati dal Fse per come si apprende dall'ultimo Comitato di Sorveglianza» specifica Ferrara in una nota.

«Attualmente risulta certificata una spesa pari a 1 miliardo e 295 milioni di euro, poco più della metà della dotazione complessiva. Come oramai le amministrazioni regionali ci hanno abituati, la Calabria non brilla particolarmente nella spesa dei fondi europei e spesso, pur di raggiungere i risultati quantitativi si ricorre all’ingegneria finanziaria senza effettivamente vederne i risultati in termini di progetti utili allo sviluppo di questa terra. Di recente, importanti preoccupazioni sull’avanzamento di spesa di tali fondi sono state espresse anche della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, nel giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Calabria, che così si è espressa: “sebbene i valori target della spesa per il periodo 2018-2021 siano stati raggiunti permangono forti dubbi circa il raggiungimento degli obiettivi al 31/12/2023... Se si considera che tra un esercizio e l'altro la differenza di spesa certificata non ha mai superato i 300 milioni di euro, applicando questi dati di proiezione non sembra che nel 2023 si potrà raggiungere l'obiettivo comunitario”. A questo punto sarebbe utile capire se la Commissione europea condivide tali preoccupazioni e se per scongiurare il rischio di disimpegno automatico delle risorse la Regione Calabria ha presentato una proposta globale di modifica del programma per garantire il pieno assorbimento delle risorse dei programmi Fesr e Fse come già indicato nell’ultimo Comitato di Sorveglianza».

«A differenza delle altre volte in cui la Calabria si è distinta per i suoi ritardi ed affanni nella spesa, bisogna evidenziare che sul Por 14-20 le autorità regionali hanno goduto di ampia flessibilità. È stato, infatti, possibile spostare le risorse da un asse ad un altro, spendere imputando tutte le spese al cofinanziamento europeo e in corso d’opera è stata effettuata una riduzione della dotazione del budget. Tutto ciò non è bastato e ancora una volta dobbiamo augurarci che riusciranno a certificare fino all’ultimo centesimo arrivando al fotofinish» conclude la parlamentare europea.