di Domenico Furgiuele*

Pontida è sempre una esperienza magnifica, un modo di fraternizzare tra le genti d'Italia che credono nel corso politico nuovo inaugurato da Matteo Salvini.
A Pontida si trova l'essenza della nuova destra di popolo, che non ama i salotti bensì il confronto quotidiano con le persone.
Questa è la politica: ascoltare, recepire e portare in Parlamento, o in qualsiasi altro consesso democratico, le istanze più vere.
Ho sentito e letto tanta cattiveria verso la rappresentanza leghista calabrese a Pontida, un odio pazzesco, preoccupante, vomitato sui social dai soliti, pochi a dire il vero, politologi col culetto sul sofà.
Ho notato che il filo rosso che unisce gli insulti è sempre lo stesso, povero di contenuti: la meraviglia per chi sostiene da Sud un partito razzista.
Ma quale razzismo,ma quale vergogna!
Se l'arma principale dei sinistrelli col complesso di superiorità, e il portafoglio di mamma e papà, continuerà ad essere l'intolleranza o peggio il tentativo risibile di indurre sensi di colpa nei calabresi che sostengono la Lega, beh, allora credo che prenderemo il 50%alle prossime regionali.
Le persone per bene hanno le scatole piene del pur esiguo popolo di certi intellettualini social che impegnano il loro tempo (che è evidentemente tanto poiché molti di loro  poltriscono sulle sostanze di mammina e papà) a dire che chi sostiene Lega è ignorante, rozzo e analfabeta.
Non ci hanno capito nulla!
È questo ciò che pensavo ieri a Pontida nel mentre osservavo l'antropologia varia dei convenuti al raduno: tante famiglie, professionisti, insegnanti, operatori del sociale, insomma una platea interclassista si potrebbe dire usando un termine un po' vetusto.
E poi il Sud, tanto Sud!
A riprova del fatto che questa Lega basata sul progetto salviniano è fenomeno nazionale, tende ad unirci, come deve e può fare una forza di destra di popolo.
Salvini la destra la sa fare, eccome! Potremmo mai stare noi con un razzista, con un Nord che vuole annientarci? Giammai.
La Lega di oggi è altra cosa rispetto al decennio passato: è un soggetto che è ripartito dalla consapevolezza che l'Italia, se nn è unita, non va da nessuna parte.
Ma questo, i pochi piccoli intellettuali da sofà, non possono dirlo; a loro conviene alimentare, facendoci ridere, il mito secessionista che è morto e sepolto.
Dobbiamo gratitudine a coloro che ci insultano su cose anacronistiche, non sto scherzando. Quando un cialtrone invita a vergognarsi chi sostiene Lega, sono voti sonanti in più per noi.
La gente, invero, detesta chi con la puzzetta sotto il naso, e con tanta intolleranza, mortifica chi la pensa diversamente.
Lunga vita ai nostri utilissimi odiatori social.


*parlamentare della Lega