Il presidente della giunta ne parlerà nella seduta convocata per il 21 novembre. Attesa anche per la relazione dell'assessore Gallo sul Consorzio di Bonifica di Trebisacce. Intanto la Giunta delle elezioni accelera sull’esame delle incompatibilità
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Due informative, sul tema delle infrastrutture e sulla vicenda del Consorzio di Bonifica di Trebisacce, terranno banco nel prossimo Consiglio regionale convocato dal presidente Filippo Mancuso per lunedì prossimo 21 novembre.
Il primo inquilino di Palazzo Campanella aveva riunito i capigruppo la scorsa settimana riservandosi insieme ai colleghi di stilare un ordine del giorno che si annuncia ricco, con dodici o tredici punti da discutere, che riguardano proposte di leggi che sono al vaglio degli organismi consiliari. Basti pensare che proprio questa mattina la Seconda Commissione, guidata da Antonio Montuoro (FdI) è al lavoro su ben dieci punti posti all’odine del giorno della seduta. Molti dei quali saranno recepiti dall’Assemblea. Tra questi il "Bilancio di previsione 2022-2024 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) " e la variazione finanziaria del "Piano di Sviluppo e Coesione (PSC)”, oltre all’approvazione e rimodulazione di alcune schede di intervento del "Piano di Azione e Coesione (PAC) Calabria.
L’autonomia differenziata incombe
Il presidente Roberto Occhiuto, più volte tirato dalla giacchetta dai consiglieri regionale di opposizione in queste settimane, sarà impegnato in un’attesa informativa sulla questione infrastrutturale, soprattutto alla luce delle risultanze degli incontri che il capo della giunta ha avuto a Roma con il ministro Matteo Salvini. Naturalmente tutti gli occhi e le orecchie di Palazzo Campanella saranno rivolte al banco della presidenza, viste le ultime novità che riguardano il Ponte sullo Stretto, ma non solo.
«Siamo fiduciosi – ha fatto sapere Mancuso - che dalle sinergie Governo-Regione avremo risultati positivi, a partire dall’ammodernamento e messa in sicurezza della SS 106 su cui il Consiglio regionale ha approvato, il 28 febbraio scorso all’unanimità, una mozione con cui è stato chiesto il completo finanziamento e la sua definitiva realizzazione».
Ma Occhiuto a Roma ha anche incontrato il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, con il quale si è parlato di approvvigionamento energetico – «condivido l’interpretazione che ha fatto il presidente sulla possibilità di acquisire ulteriori forme di autonomia differenziata facendo un riferimento particolare all’energia», ha detto il titolare delle Autonomie – creando anche apprensione nel Gruppo consiliare del Partito democratico che ha chiesto ad Occhiuto di mantenere una posizione utile alla Calabria. Anche per questo non si può escludere che il capo dell’esecutivo inserisca nella sua informativa anche il capitolo energia e quindi Autonomia differenziata.
All’ordine del giorno, come detto, ci sarà anche l’informativa, da parte dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, sulle vicende del Consorzio di bonifica di Trebisacce e sulle drammatiche condizioni in cui sono costretti i lavoratori in attesa di ricevere ben sette mensilità. Il sostegno alle maestranze non è mancato, neanche dalla politica, con il centrodestra impegnato nella redazione di una riforma del comparto, più volte definita «epocale», che secondo le indicazioni della presidente della Commissione Ambiente e territorio, dovrebbe essere licenziata entro l’anno.
Incompatibilità, via all’esame nella Giunta delle elezioni
Giornata importante oggi a Palazzo Campanella dove la Giunta delle elezioni, guidata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Neri, tornerà a riunirsi imprimendo una decisa accelerazione alle pratiche relative all’eleggibilità dei Consiglieri regionali, ma anche, se non soprattutto, all’esame delle condizioni di incompatibilità sopravvenuta dei consiglieri e degli assessori regionali in seguito alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre.
Per la verità, l’organismo era stato convocato lo scorso 4 novembre, ma la seduta era andata deserta, forse in attesa che si completasse lo scacchiere del governo di Giorgia Meloni. Oggi invece Neri e la Commissione avranno il loro bel da fare dovendo completare l’esame degli eletti e notificare ai nuovi parlamentari la richiesta di esprimersi sull’opzione scelta.
Un’accelerazione dovuta anche alla volontà del presidente Roberto Occhiuto di chiudere il cerchio sui nuovi assetti della giunta regionale dopo l’approdo a Palazzo Madama di Tilde Minasi (Lega) e Fausto Orsomarso (Fdi). Nella partita delle surroghe invece saranno coinvolti gli altri eletti in Parlamento, e quindi Nicola Irto (Pd) eletto in Senato, Giovanni Arruzzolo (FI) e Simona Loizzo (Lega) invece diretti a Montecitorio. I diretti interessati avranno poi dai 30 ai 40 giorni per rispondere alla Giunta delle elezioni e dare una risposta circa l’opzione scelta.