Bevacqua, Lo Schiavo e Tavernise: «Cinque miliardi non spesi? Lo segnaliamo da mesi». Sui danni erariali nelle Asp: «Il commissario continua a trincerarsi dietro la sua narrazione social di una Calabria che funzio»na
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Preoccupano, ma non sorprendono i dati resi noti dalla Corte dei conti calabrese in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario, alla presenza del presidente nazionale Guido Carlino. "Sui cinque miliardi di investimenti del Pnrr per i trasporti, la Calabria non ha speso nemmeno un euro", hanno spiegato i magistrati contabili, mettendo il dito all'interno di una piaga che, da molti mesi, segnaliamo invano al governo regionale». Lo affermano, in una nota congiunta, i capigruppo di opposizione in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto).
Sanità sotto la lente | Danni erariali nelle Asp calabresi, la Corte dei Conti: «Diffuse omissioni della dirigenza e assenza di vigilanza»
«La relazione della Corte dei conti - aggiungono - si è concentrata anche sul nodo sanità, in cui viene evidenziato "un caos amministrativo" che diventa totale nelle Asp, come abbiamo comunicato più volte all'Ufficio del commissario, che continua a fare orecchie da mercante ed a trincerarsi dietro la sua narrazione social di una Calabria che funziona e che, purtroppo, si scontra con una realtà diametralmente opposta. Invitiamo pertanto il governo regionale a prendere atto dello stato dei fatti e dei rilievi della Corte dei conti ed a venire a confrontarsi, finalmente, in maniera chiara e trasparente in Consiglio regionale sullo stato di avanzamento degli investimenti del Pnrr. Così come va fatta chiarezza sulle interlocuzioni in atto con il governo nazionale del quale la Calabria non può continuare a fare lo zerbino».
Anno giudiziario 2024 | Corte dei conti, il procuratore Palma: «Nella pubblica amministrazione una diffusa cultura di elusione delle regole»
«Dopo i tagli ai fondi operati in maniera scriteriata e le somme stornate per finanziare il Ponte sullo Stretto e pagare cambiali elettorali a Salvini - dicono ancora Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo - adesso è il momento di dire basta e di fare partire un'operazione verità. Ancora più indispensabile alla vigilia dell'approvazione dell'autonomia differenziata che colpirà il Sud e la Calabria come una mannaia azionata dal governo più antimeridionalista della storia italiana».