«Era nell'aria da tempo e avevamo già avuto modo di lanciare l'allarme sulla disparità di trattamento fra Nord e Sud, come accade da decenni in questo Paese, nella ripartizione dei fondi del Pnrr che stanno per arrivare e che dovrebbero garantire, a detta del Governo, “ripresa e resilienza”. Se questo sarà vero lo sarà solo e soltanto per il Nord Italia, che si aggiudicherà quasi il 90% delle risorse disponibili mentre le briciole del 10% serviranno a coprire le progettualità dell'intero Mezzogiorno d'Italia». È quanto si legge in una nota demA.

«Dunque - prosegue la nota - dopo gli scippi del passato (come dimenticare i fondi Fas, ad esempio) e dopo aver mandato al governo i profeti della tecnocrazia e del liberismo ecco la sorpresa: le zone ricche del paese diventeranno ancora più ricche mentre quelle più povere rimarranno tali, con concessioni di elemosine e prebende che grazie alla classe politica attuale non potranno che diventare mance elettorali destinate alla creazione di clientele politiche. Un vero e proprio furto da parte del governo delle larghissime intese, dalla Lega ai 5S, passando dal Pd».

«Alla faccia degli elettori del Sud – si legge ancora – che nel 2018 diedero fiducia ai pentastellati e poi che dice il leghista Spirlì per la Calabria, oltre a fare danni e dispensare mance elettorali? Come demA Calabria contestiamo questo metodo e continueremo a lottare strenuamente in ogni sede contro la discriminazione del Sud e grazie a Luigi de Magistris inizieremo una rivoluzione, che partirà dalla Calabria dopo il voto in autunno, per cambiare totalmente la classe dirigente creandone una in grado di ridare dignità e spessore al Mezzogiorno d'Italia».