«Dimezzare i compensi e legare una metà ai risultati raggiunti». È la proposta portata avanti dal fondatore del “Movimento 24 agosto equità territoriale”, Pino Aprile, in merito agli stipendi dei consiglieri regionali calabresi.

Secondo l’idea del noto giornalista, «i rappresentanti dei calabresi in Consiglio regionale, per veder crescere i propri compensi, sarebbero obbligati a far crescere il reddito medio dei cittadini. In questo modo – prosegue – noi, come popolazione, ci dovremmo augurare che i nostri rappresentanti guadagnino come il governatore della California».

A supporto della propria tesi, il meridionalista ha poi rimarcato «il paradosso secondo cui gli italiani più poveri, cioè i calabresi, continuano a impoverirsi mentre i loro rappresentanti sono i più ricchi della Penisola». Di seguito l’intervista: