Disagi per gli esercenti dopo il sequestro dell'area. E ora si valuta la nuova proposta, che permetterebbe il riposizionamento di tavolini e ombrelloni. Sulla vicenda giudiziaria le opposizioni chiedono le dimissioni del vicesindaco Caruso
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Gli esercenti di Piazza Bilotti, collocati sul lato ovest dove, per intenderci, insiste la carreggiata a doppio senso di circolazione per garantire il flusso dei veicoli, stanno subendo forti disagi a causa del sequestro giudiziario dell’area.
Tavolini all’esterno
Adesso che la pandemia ha concesso una tregua e che questi locali hanno potuto riaprire i battenti, sono nuovamente penalizzati poiché non possono usufruire di alcuna area esterna, circostanza che fa certamente la differenza in termini di incassi. Per questo l’amministrazione sta valutando l’opportunità di chiudere al traffico veicolare la corsia adiacente il marciapiede, nelle ore serali, dalle 19 in poi, per consentire l’utilizzo del tratto stradale alle attività che precedentemente ospitavano la clientela proprio nella piazza.
Il mancato collaudo
Intanto continua a rimanere bollente il dibattito relativo al mancato collaudo dell’infrastruttura, alla base dell’inchiesta condotta dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, scaturita nell’apposizione dei sigilli. Secondo l’opposizione di Palazzo dei Bruzi, le carte relative al procedimento giudiziario smentiscono le affermazioni a suo tempo rilasciate dall’assessore ai lavori pubblici, oggi vicesindaco, Francesco Caruso, in risposta alle perplessità sollevate in quella fase proprio dai gruppi consiliari ostili alla giunta Occhiuto.
Invocate le dimissioni
«Carte false, irregolarità commesse al fine del rilascio del certificato di collaudo, difetti sulle saldature, verifiche tecniche che dimostrerebbero l’insicurezza della piazza: questo e tanto altro ancora è stato scoperto dalla Dda di Catanzaro – scrivono in una nota gli esponenti della minoranza a Palazzo dei Bruzi -. E anche il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso presentato dal sindaco Mario Occhiuto confermando il sequestro della piazza. L’ex assessore Caruso ha fatto di tutto per mascherare quello che realmente stava accadendo. E oggi dovrebbe fare un passo indietro e dimettersi dal suo ruolo di vicesindaco. L’opera non era e non è sicura per i cittadini e le dichiarazioni non veritiere hanno messo in pericolo i cosentini».