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Il segretario Magorno deve tenere il fiato sospeso ancora per poco. La sua speranza in ordine al mantenere il massimo possibile di esponenti Pd dentro il partito sembra essere accontentata. Ad uscire, tra i big, dovrebbero essere soltanto Nico Stumpo e Doris Lo Moro. Per il resto i calabresi dovrebbero rimanere nel partito, seppur con posizioni diverse. Lo scacchiere si potrà delineare in modo preciso non appena si entrerà nel vivo delle manovre per il congresso, iniziate ufficialmente ieri con la direzione nazionale che ha dato il via libera, così come prevede lo Statuto. La data delle primarie è ancora incerta anche se non potrà essere fissata oltre 4 mesi da adesso. La data più quotata, a questo punto, è quella del 7 maggio, prima della tornata per le elezioni amministrative. Nonostante sul punto ci sia stata l’opposizione di Cuperlo e di Emiliano che, nel frattempo, ha deciso di restare nel partito.
La decisione ultima spetterà alla Commissione per il congresso che ieri è stata eletta in direzione nazionale e che registra una presenza calabrese nel deputato Ernesto Carbone.
Le prossime ore saranno di febbrili trattative sia per gli ultimi tentativi di evitare la scissione, così come ha spiegato Orfini, ma anche per valutare con attenzione le scelte da compiere, una volta che sarà chiaro anche il quadro delle candidature in campo.
Oliverio e i suoi hanno deciso per l’area autonoma, e confermano l’orientamento, per avere il maggior peso contrattuale in sede congressuale e, successivamente, quando si dovranno compilare le liste. Un peso importante nelle prossime scelte lo avrà senz’altro la gestione della sanità sulla quale il governatore aspetta ancora delle risposte dal governo nazionale.
E proprio sul tema, ieri, il presidente della giunta è tornato ad esternare, chiedendo la fine del commissariamento del comparto. «Mi auguro che la stagione del depauperamento e dei commissari, che in modo burocratico hanno affrontato i problemi della sanità in Calabria per sei lunghi anni, si chiuda una volta per tutte». Ha detto Oliverio, intervenendo all'inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell'ospedale di Soveria Mannelli. «I calabresi - ha aggiunto - hanno gli stessi diritti dei cittadini lombardi, veneti o piemontesi ad avere prestazioni sanitarie che rispondano a standard di efficienza e qualità. Il diritto alla salute è un diritto di tutti e noi non vogliamo assolutamente rinunciarvi. Su questa strada andremo avanti con determinazione, perchè siamo sicuri di difendere gli interessi della nostra comunità e di dare voce alla nostra gente».
In ogni caso il quadro potrebbe definirsi meglio dopo la formalizzazione della scissione e la nuova riunione del gruppo Pd in Consiglio regionale che il segretario Magorno ha annunciato per il prossimo 26 febbraio.
Riccardo Tripepi