Sondaggio shock per il Pd. Stamattina è stata diffusa ad Agorà, su Raitre, una rilevazione effettuata da Emg Acqua, secondo la quale se Matteo Renzi decidesse di fondare un nuovo partito raccoglierebbe il 12% delle preferenze degli elettori. Ma il dato ancora più rilevante è che in questo 12% andrebbe a confluire il 47% degli elettori del Pd.

Praticamente la via maestra per Renzi, specialmente se il congresso non dovesse andare bene e Nicola Zingaretti dovesse imporsi alle primarie. In tanti credono che queste rilevazioni fossero già in possesso dell’ex premier in occasione dell’ultima convention di Salsomaggiore dove Renzi è sembrato molto distaccato dalle dinamiche interne al partito e dello stesso congresso. E forse anche questo atteggiamento ha contribuito ad accrescere le incertezze di Marco Minniti prima della decisione finale.


“Non sarò mai il capo di una corrente, né di nessuna area. Non mi ritengo chi può rappresentare la parte di un partito, che per me è un mezzo e non un fine”. Ha detto Renzi a Salsomaggiore per poi proseguire “Non mi interessa sconfiggere Zingaretti, ma la barbarie culturale che esprime il pensiero grillo-leghista”.


E poi la frase che più ha fatto riflettere: “abbiamo sogni più grandi. Riscopriamo il gusto di fare politica senza inseguire le polemiche ma avendo l’entusiasmo di chi sa che il meglio deve ancora venire”.


La creazione di nuovo partito potrebbe scompaginare lo schieramento di centrosinistra e il suo più grande partito con le inevitabili ripercussioni in Calabria dove tra poco più di un anno si tornerà al voto per le regionali.

Riccardo Tripepi