CATANZARO - Tra inciuci e presunti trasversalismi, tra lotte intestine e primarie che faticano a prendere quota. Nel Pd il dialogo tra le parti è sempre più un’utopia e il segretario regionale Ernesto Magorno sente di essere tutt’altro che al sicuro.

 

Le paure di Magorno.  Il responsabile regionale democrat ieri è tornato alla carica. ‘C’è un accordo bipartisan per votare  tra un anno. Temo un trasversalismo  - ha detto - dei consiglieri regionali del Pd con Antonella Stasi’. Poi ha minacciato nuovamente. ‘ Me ne vado a casa se non passa l’idea nuova di un Pd da costruire perché in Calabria non c’è’. Insomma, pretende Ernesto Magorno la Rivoluzione Francese, piuttosto che una specie di Congresso di Vienna. Vorrebbe fare il Robespierre, nel partito dei Richelieu. “Se volete il segretario della restaurazione  - ha infatti chiarito - cercatevene un altro’.

 

Canale resta la prima opzione. I suoi sospetti  vanno in molteplici direzioni. E molti sarebbero stati individuati sul fronte cosentino.  Un motivo in più per confermare l’appoggio, ironia della sorte al suo avversario di ieri in vista delle primarie del 21 settembre. “Quella di Massimo Canale  - ha ribadito il segretario – è la candidatura che può unire il Pd’. Mario Oliverio, però, non sembra intenzionato a smuoversi di un millimetro. Ma anche tra i renziani, l’endorsement di Magorno a Canale non passa indisturbato.  Punterebbero, invece, il capo della minoranza, Matteo Orfini e Alfredo D’Attorre.

 

Le priorità dei possibili alleati del Pd. Intanto ieri a Lamezia si sono riuniti i possibili alleati del Pd. Psi, Sel, IdV, Api, Centro Democratico, Autonomia e Diritti. Alleati di centro e di sinistra. Tutti senza il principale partito della coalizione. Ecco le loro richieste: In primis, le primarie, annunciate per il 21 settembre dal PD, essendo di coalizione, devono necessariamente vedere la partecipazione dei partiti alla realizzazione del suo Regolamento e delle fasi propedeutiche alle primarie stesse; In secondo luogo, ribadita l'effettiva volontà  di svolgere le elezioni regionali in autunno conseguentemente compiere tutti gli atti necessari per l'ottenimento di tale obbiettivo. Quindi, si dovrà chiarire e definire il campo della coalizione che dovrà essere allargato ai movimenti e alle associazioni che esprimono valori ed idee per il conseguimento di obbiettivi finalizzati ad un programma di cambiamento della Calabria e soprattutto di lotta alla Mafia alla illegalità e alla corruzione; infine, non in ordine di importanza, bisognerà istituire, in tempi rapidi, un gruppo di lavoro per definire il Programma di Governo della Calabria con particolare riguardo all’emergenza-lavoro.