L’esponente dem ha evidenziato l’incongruenza per stigmatizzare il documento di censura nei suoi confronti. Nei prossimi giorni si potrebbe arrivare a una resa dei conti politica
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Prosegue a Lamezia Terme il botta e risposta tra la segreteria cittadina guidata da Gennarino Masi e l’altra componente del partito che, nei giorni scorsi, attraverso un documento di sfiducia ha posto al partito regionale il tema di un eventuale commissariamento.
La risposta di Masi e del presidente dei dem lametini Grandinetti arriva a margine dell’assemblea convocata per discutere dei temi da portare in sede di conferenza programmatica a Soveria Mannelli. Dalla segreteria dunque si minimizza, non si accetta la sfida.
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Non è da escludere che nei prossimi giorni il partito arriverà letteralmente ad una resa dei conti. I conti sul numero delle tessere che per la segreteria sono in tutto 227. Mentre il documento che ha messo in discussione la segreteria Masi era sottoscritto da 337 firme. «Un numero di iscritti- scrivono Masi e Grandinetti - superiori a quelli certificati all'anagrafe del circolo Pd di Lamezia».
Un bel da fare dunque per il segretario regionale Irto e per il provinciale Giampà perché in ballo ci sono le prossime elezioni comunali di Lamezia al cui appuntamento, il centrosinistra a partire dal Pd, negli auspici di tutti gli appartenenti ed i simpatizzanti, dovrebbe quanto meno arrivare unito per evitare la situazione del 2019.
Quindi, l’assemblea, che non ha visto la partecipazione della parte dissidente, «ha stigmatizzato – si legge nella nota - l’assenza dei firmatari dei documenti apparsi sulla stampa e richiamato l’attenzione sul rispetto delle regole democratiche auspicando che la discussione possa continuare nelle sedi competenti con l’obiettivo di rafforzare la presenza del partito sul territorio. Ogni altra ricostruzione e illazione in merito a pacchetti di tessere è destituita di ogni fondamento. Ritornare a queste vecchie logiche significherebbe calpestare la tanta auspicata rigenerazione del partito. L'assemblea degli iscritti ha pertanto confermato pieno mandato alla direzione politica cittadina a continuare nel suo mandato politico».
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È evidente che si tratta di un confronto difficile, basato su due posizioni che sembrano, allo stato, irremovibili. Al netto di una eventuale posizione di mediazione che, in ogni caso, potrebbe arrivare, su qualche ipotesi di candidatura a sindaco forte e di superamento.
Quanto alla conferenza programmatica sulle proposte del partito di Lamezia Terme riguardano soprattutto la sanità «sempre più proiettata - sempre dalla nota - ad un sistema che favorisce il privato a danno del pubblico e quindi delle fasce più deboli, tema che diventa primario per il Pd. Si è discusso dello stato di “abbandono” in cui versa l’ospedale di Lamezia e delle proposte per un rilancio serio del Giovanni Paolo secondo». Altro tema trattato è stato quello dello sviluppo dell’area industriale di Lamezia come volano di crescita economica di tutta la regione. I documenti presentati dalla segreteria sono stati approvati all’unanimità.