In una lettera al partito romano alcuni dirigenti democrat affermano che ci vuole il coraggio dell’autocritica e il rispetto di iscritti ed elettori. Non c’è più tempo per stanchi riti di potere interno. Nella stessa missiva si richiede chiarezza sul tesseramento: «Verificare se le tessere sono state distribuite solo ad alcuni circoli e se i dati sono finora bloccati al 2016. E ancora, i tesserati nel 2017 quando saranno riconosciuti?»
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Il Coordinamento Calabria “Laburisti Democratici per Zingaretti” ha indirizzato una lettera aperta al presidente PD Matteo Orfini, al presidente della Commissione Congresso, Gianni Dal Moro e per conoscenza, ai candidati segretario nazionale PD. Scrivono i Laburisti Democratici calabresi: «La convocazione di un incontro PD sulla Calabria a Roma segnala un’attenzione nazionale che noi avevamo chiesto da mesi e impone un chiarimento definitivo sulla volontà di superare la evidente crisi del partito nella regione. Ieri a Catanzaro il Coordinamento regionale dell’Area Laburisti Democratici ha discusso le problematiche relative alla fase congressuale, rilevando il segnale politico e programmatico espresso nella Conferenza tenuta a Milano conclusa dal candidato segretario Nicola Zingaretti, con l’intervento tra gli altri di Cesare Damiano. Il confronto nazionale sui rischi evidenti di nuova recessione economica, gli errori e l’inadeguatezza dell’attuale Governo, la paradossale pretesa di alcune Regioni del Nord d’imporre la devoluzione di poteri e risorse dello Stato richiedono una proposta all’altezza della sfida per definire adesso il profilo di una nuova sinistra riformista, europeista e meridionalista».
I diversi segretari di circolo hanno espresso «la loro contrarietà a un nuovo commissariamento del PD della Calabria, giacchè precedenti esperienze non hanno prodotto risultati pregevoli. Si blocchi davvero questa periodica oscillazione tra commissari inconcludenti e dirigenze calabresi inefficaci». Gli effetti sono evidenti: «il mandato del segretario regionale scaduto da tempo, una serie interminabile di sconfitte politiche ed amministrative e da ultimo la vicenda paradossale della Commissione regionale per il Congresso, voluta in fretta e furia ad aprile scorso, che da mesi vivacchia stancamente».
Lo stesso scenario del tesseramento – a giudizio del Coordinamento - si presenta confuso: «si verifichi se le tessere sono state distribuite solo ad alcuni circoli e se i dati sono finora bloccati al 2016; i tesserati nel 2017 quando saranno riconosciuti? Chi ha sperimentato il tesseramento on line ha garanzie di poter partecipare ai congressi? L’illusione che bastasse aggrapparsi a “circuiti ristretti di potere” ha bloccato la vita democratica del partito fiaccandone l’impegno necessario per affrontare al meglio le vicende della Regione proprio nel momento in cui, essendo aperte inchieste della magistratura, si richiederebbe capacità di riflessione e decisione tempestive di un gruppo dirigente veramente autorevole».
Intanto i problemi permangono: «La recentissima indagine Cgia segnala la Calabria come la regione in cui la pubblica amministrazione funziona peggio. La sanità ha appena registrato un nuovo cocente commissariamento. La crisi del Porto di Gioia Tauro continua. Chiediamo – aggiungono - l’immediata convocazione della Direzione regionale per imprimere una svolta, giacchè anche in Calabria qualcosa si muove nel PD e tra le forze democratiche . L’accoglienza dei profughi da parte dei cittadini di Torre Melissa ha avuto un sacrosanto rilievo nazionale. Iniziative già avviate da circoli di base e comitati riferiti a differenti mozioni congressuali invocano ampio coinvolgimento di iscritti ed elettori che si interrogano con sincero impegno sul futuro del nostro partito. Il prossimo congresso regionale – concludono - può e deve quindi diventare una compiuta ed aperta occasione di dibattito e decisione democratica di tutte le energie positive interne ed esterne al Pd». .