Invia un segnale chiaro Luigi Guglielmelli nel corso del suo intervento alla riunione del primo circolo cittadino di Cosenza del Partito Democratico. Il segretario provinciale lo indirizza a Marco Ambrogio, al quale sono probabilmente fischiate le orecchie. Non ha gradito, Guglielmelli, quella presenza in consiglio comunale durante la seduta di approvazione del bilancio. Ambrogio ha espresso, è vero, voto contrario. Ma la linea dettata dal partito era quella di disertare l’aula per lasciare la maggioranza alle prese con la conta dei numeri. Il riferimento ad Abrogio è preciso, anche se Guglielmelli non lo cita mai. 

Inflazione dei gruppi consiliari

«L’equivoco nasce dalle troppe liste in cui il Partito Democratico si spezzetta davanti all’appuntamento con le urne. Abbiamo compiuto lo stesso errore alle elezioni regionali – sostiene il segretario – presentandoci ai cittadini con il simbolo del Pd e con lo schieramento dei Democratici e Progressisti. Il risultato è che oggi nel gruppo dei Dp a Palazzo Campanella è ancora iscritto Arturo Bova che nel frattempo si è accasato con Liberi e Uguali». Ai presenti non è sfuggita la frecciati al capogruppo Dp Giuseppe Giudiceandrea, reduce da un intervento a L'Arena sulla questione vitalizi, poco gradita da Oliverio soprattutto quando il consigliere regionale non ha replicato alle illazioni sulle presunte spese pazze della cittadella regionale.

Taglio di strutture e rimborsi

«Serve un gruppo unico anche per tagliare di netto strutture, rimborsi ed altri benefici. Su questo dobbiamo dare l’esempio - tuona Guglielmelli dimenticando forse di aver fatto parte egli stesso di una struttura, fino allo scorso mese di gennaio, all'assessorato regionale al welfare - E chi è fuori dal partito ha il dovere di andare nel gruppo misto». Il segretario non ha dubbi: «Il Movimento 5 Stelle dimostra che non servono tante liste per intercettare il consenso. Al contrario: si rischia di confondere gli elettori e di alimentare divisioni e posizioni politiche contrastanti». Secondo Guglielmelli, Ambrogio, prima di aspirare alla carica di segretario regionale del Partito «candidatura sulla quale – precisa – non ho alcuna forma di preconcetto», dovrebbe confluire nel gruppo consiliare del Pd a Palazzo dei Bruzi. «Lo dice anche il nostro statuto. E chi si pone fuori dallo statuto deve assumersi la responsabilità delle conseguenze che derivano da questo comportamento».

Azzeramento dei circoli 

C’è poi la questione della mancata elezione del segretario cittadino a causa del mancato accordo tra i quattro circoli. «Se non si riesce a trovare una sintesi – dice Guglielmelli – la soluzione può essere l'azzeramento dei circoli stessi e il commissariamento. Lo proporrò alla prossima direzione regionale insieme al commissariamento del circolo del nuovo comune di Corigliano-Rossano, necessario per gestire la fase di fusione dei due circoli presenti sul territorio». 

Salvatore Bruno