Riunione dell'attivo cittadino del Pd convocata dal commissario Giovanni Puccio. Dopo i malumori interni venuti fuori a mezzo stampa, il Partito democratico di Reggio ha chiamato a raccolta i suoi: servono impegno e coesione per la prossima campagna elettorale. Si è fatta notare l'assenza del consigliere regionale Giuseppe Neri. Scelta la linea dura verso il centrodestra dopo il discorso del primo cittadino in Consiglio comunale
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Le tensioni agitano il Pd reggino. Giuseppe Falcomatà, fiutata l’aria e avvisato dell’attività di logorio messa in atto dagli oppositori interni, ha chiamato tutti i suoi a raccolta. E così, dopo lunghi mesi, è tornato a riunirsi l’attivo cittadino sotto la direzione del commissario Giovanni Puccio. Il messaggio ai partecipanti è stato chiaro: chi ha critiche da muovere lo dica subito, altrimenti si passi coesi e compatti a programmare la prossima campagna elettorale. E così è stato considerato, che nessuno ha mosso alcuna obiezione. Seppure l’assenza di Giuseppe Neri all’appuntamento si è fatta notare. Mentre gli altri consiglieri regionali non hanno fatto mancare il proprio sostegno. Il capogruppo Sebi Romeo ha partecipato all’incontro, mentre il presidente del Consiglio Nicola Irto ha fatto capolino per un saluto veloce, ma ha fatto pervenire un messaggio di buon lavoro.
La riunione si è protratta per lunghe ore e gli iscritti hanno partecipato con lunghi interventi, come non capitava da tempo. Ampia la voglia di mettersi in campo in vista della nuova campagna elettorale con due obiettivi: una nuova narrazione di quanto fatto dall’Amministrazione in questi anni e muso duro verso gli attacchi del centrodestra. Prendendo spunto dal lungo e appassionato intervento che il sindaco ha fatto in occasione dell’ultimo Consiglio comunale in cui ha ribadito «siamo geneticamente diversi» rispetto al tipo di amministrazione che ha prodotto i precedenti sfasci. Il sindaco si è rifatto, carte alla mano, alla sentenza sul caso Fallara che ha portato alla condanna di Giuseppe Scopelliti. E per questo è finito in una vera e propria bufera social con il Movimento Sovranistra che ha convocato una conferenza stampa per respingere le “accuse strumentali” del primo cittadino che, secondo il centrodestra reggino, non avrebbe altri argomenti per difendere il proprio operato.
Fatto sta che l’arringa del primo cittadino sembra avere riacceso gli entusiasmi di un centrosinistra fin qui impegnato a leccarsi le ferite e guardarsi l’ombelico dopo le ultime batoste elettorali. Si aspettano adesso le decisioni della Conferenza dei segretari regionali convocata da Dal Moro per il primo agosto per capire quali saranno le intenzioni sui congressi. Reggio è una delle poche federazioni italiane a non avere celebrato la propria assise e continua ad essere guidata dal commissario Giovanni Puccio. In ogni caso, in attesa del congresso, si procederà alla nomina di un coordinamento ristretto che programma una serie di attività su tutto il territorio cittadino per riannodare i rapporti tra il Pd e la base.
«Una riunione programmatica per affrontare i prossimi appuntamenti che aspettano il Pd a tutti i livelli – ha detto Falcomatà – e bene ha fatto Puccio a convocare l’attivo cittadino. L’obiettivo è quello di ricreare un clima positivo intorno al Pd, ma anche di proteggere il partito locale dalle incertezze che permangono a livello nazionale». Falcomatà, insomma, non ha nessuna intenzione di farsi coinvolgere nel “mischione” delle correnti che potrebbe nuovamente spaccare un partito che sembra, sempre di più, avere smarrito la propria identità.
Riccardo Tripepi