Giallo sul nuovo commissario regionale del Pd. Dopo aver indicato Stefano Esposito come commissario regionale alla fine della turbolenta giornata di ieri, adesso arriva un nuovo colpo di scena.

Pare che l’ex senatore piemontese, probabilmente anche a causa dei malumori interni connessi alla sua nomina, abbia prima preso del tempo per poi formalizzare il rifiuto. Ha pesato sulla sua scelta anche il mancato consenso a della parte dissidente, quella legata a Mario Oliverio, soprattutto dopo le dichiarazioni della portavoce della corrente Nicola Zingaretti.

Ufficialmente, però, Esposito avrebbe dichiarato di avere difficoltà a conciliare il nuovo incarico con il suo lavoro in Prefettura, al quale aveva ripreso a dedicarsi dopo la mancata elezioni alle politiche del 2018. Non avrebbe avuto la licenza dall’ufficio.

 

A Roma si è iniziato subito a lavorare alle possibili soluzioni e le diplomazie hanno provato, senza successo, a convincere Esposito mediando con i dissidenti.

L’impasse, però, non si è risolto e Matteo Orfini, che aveva già pronto il nome di riserva, ha designato Stefano Graziano, ex parlamentare eletto in Campania e adesso consigliere regionale e presidente della Commissione “Sanità”. Uomo che da ultimo si è molto avvicinato all’area di Luca Lotti.

 

Riccardo Tripepi