«Trovo inopportuno il fatto che Luigi Gagliardi - assecondando di fatto le posizioni di chi in questi giorni “sta avvelenando i pozzi” - inventi improbabili linee dettate dal Commissario Regionale Stefano Graziano, allo scopo di fare lotta politica al presidente Oliverio per avvantaggiare i competitor che si trovano fuori dal Pd e dal centrosinistra calabrese». A pronunciare queste parole è stato il presidente del consiglio comunale di Amantea, Enzo Giacco, in veste di responsabile dell'organizzazione della federazione provinciale Pd Cosenza. Il motivo è da rintracciarsi nelle dichiarazioni del dirigente Luigi Gagliardi che proprio ieri aveva fatto sapere di offrire pieno sostegno alla linea dettata dal commissario regionale del Partito Democratico Stefano Graziano. «È il momento - aveva detto - di promuovere un cambiamento radicale da realizzare tramite un’alleanza civica guidata da un esponente in grado di incarnare il rinnovamento». Nelle sue parole molti hanno scorto l'intenzione di "bocciare" l'eventuale ricandidatura del presidente Mario Oliverio e tra i dirigenti calabresi del partito è scoppiato il caos.

«Sembra una resi dei conti»

«Il clima da resa dei conti cui alcuni ambiscono e che alimentano - ha detto ancora Giacco - rappresenta un corpo esterno alla normale dialettica che dovrebbe caratterizzare un partito, soprattutto se alle porte delle elezioni. Se ci sono altri candidati alla presidenza della Regione allora si facciano avanti. Il Pd ha gli strumenti democratici per consentire a più persone di proporre la propria candidatura. Oliverio ha riproposto la sua, rispettando lo Statuto del Pd, sulla base delle tante buone cose fatte in favore della Calabria e dei calabresi. I no senza proposte alternative sanno solo di vecchi rancori elevati a resa dei conti. Ed il Pd di Nicola Zingaretti non credo possa essere interessato a certe inutili speculazioni».