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Mettono le mani avanti i dirigenti del Pd che oggi hanno partecipato al debutto calabrese di Nuovo Campo: questa esperienza non sfocerà in una nuova area, non è di questo che il partito ha bisogno. In un noto agriturismo del lametino è stato tenuto a battesimo da un folto gruppo di dirigenti quello che si presenta come un contenitore di idee e di scambi. Una politica che si spoglia della sua autoreferenzialità per approdare ad un confronto con la società civile e le categoria professionali.
«Vogliamo tentare un dialogo, riprendere un cammino insieme», ha detto Andrea Guccione, coordinatore di Nuovo Campo in Calabria. Il nodo sta in quel filo rosso che le urne del quattro marzo hanno dimostrato come sia stato reciso. Assente all’incontro il presidente Oliverio, impegnato in altri eventi istituzionali.
Presente, invece, l’ex segretario Ernesto Magorno secondo il quale questa esperienza intesa come «tentativo di mettere in campo energie nuove» dovrebbe diventare tesoro per l’imminente congresso regionale. «Il pd ha bisogno di una rigenerazione non ha certo bisogno di nuove correnti», ha rimarcato il capo gruppo in consiglio regionale Sebi Romeo, affiancato dal presidente della Provincia di Catanzaro: «Raccogliamo l’idea di Matteo Renzi di discutere più dei problemi che di noi. Nuovo Campo è questo, né una nuova area né una nuova corrente».