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Un’altra defezione nel partito democratico, per ora solo annunciata. A lasciare dovrebbe essere il deputato catanzarese Alfredo D’Attore, considerato da sempre un fedelissimo ‘bersaniano’, ora deciso a prendere un’altra strada, ‘di sinistra’, fuori dal Pd.
D’Attorre già qualche giorno fa, in una intervista ad affaritaliani.it, aveva annunciato la prossima creazione di una area a sinistra del Partito Democratico, nel caso fossero fallite le trattative sulle riforme, e soprattutto sulla legge di stabilità. Chiedeva misure di sinistra, di giustizia sociale, D’Attore, che invece si è visto proporre dal premier, a mezzo stampa, l’aumento della soglia dei contanti da mille a tremila euro.
Un’altra mossa sostanzialmente berlusconiana per il deputato, che ormai è arrivato al punto di rottura con il mondo democratico, e si prepara a muoversi verso sinistra, dove lo aspetta Stefano Fassina, che ha già mollato il Pd a trazione renziana, Pippo Civati con il suo Possibile, e il mondo della sinistra raccolto in Sel, che da tempo lavorano per costruire una nuova forza a sinistra del Pd.
Un Pd fondamentalmente centrista lascerà inevitabilmente spazio a una forza di sinistra, la tesi dei fuoriusciti. Tesi non condivisa da tutta la maggioranza ‘bersaniana’, dato che l’ex segretario e i suoi fedelissimi ad ogni occasione ribadiscono di non voler lavorare a una scissione, ma a una nuova sfida per la guida del partito nel 2017, per cui si sta scaldando Roberto Speranza.